Giovedì 5 dicembre si riunirà il Consiglio Direttivo della Banca Centrale Europea, cosa dirà Draghi, come reagirà l’Euro? Vediamolo dalle previsioni Citibank
Ci risiamo, la prima settimana di ogni mese porta con sé il consueto appuntamento con la Banca Centrale Europea che questo giovedì 5 dicembre si riunirà in Consiglio per decidere la propria politica monetaria e comunicare gli esiti con l’attesa conferenza stampa presieduta da Mario Draghi.
Vediamo allora a questo proposito quali sono le previsioni Citibank, divisione finanziaria del gruppo Citigroup.
Secondo gli economisti Citi il miglioramento indicato da alcuni dati macro allontana la possibilità che la Banca Centrale Europea intervenga sulla propria politica monetaria a partire da questa settimana. Inoltre, ci sono tutte le condizioni necessarie perché l’Euro non subisca nuovi eccessivi apprezzamenti.
Le premesse
La scorsa settimana abbiamo visto come la pressione inflazionistica si sia stabilizzata nell’Eurozona, supportata dal progressivo miglioramento della fiducia dei consumatori e dal sentiment delle imprese dell’Eurozona che, spiega Citibank, potrebbero al contrario indebolirsi se la BCE dovesse annunciare un taglio ai tassi di interesse nel meeting previsto per questo giovedì.
Riteniamo che la prospettiva di un ulteriore allentamento della BCE sia ad oggi uno dei principali driver dell’Euro; elemento che dovrebbe limitare i guadagni della moneta unica. Riteniamo inoltre che la BCE possa sorprendere con un approccio più dovish definendo una forward guidance più dettagliata riguardo alla durata del periodo esteso di tassi di interesse molto bassi.
Questo effetto sorpresa, spiega la nota, potrebbe materializzarsi nella forma di nuovi target sul lungo periodo per l’inflazione e proiezioni di crescita economica per i prossimi tre anni che sottolineino la significativa debolezza dell’economia reale.
Cosa dirà Draghi? Come reagirà l’Euro?
Detto ciò, gli economisti Citi prevedono che una forma di LTRO dedicate all’attività di prestito, così come un taglio ai tassi di rifinanziamento e/o deposito siano tutte possibilità da valutare il prossimo anno.
Riteniamo che questa settimana il presidente Draghi possa segnalare il fatto che tali misure siano diventate più papabili. E tutto questo dovrebbe contribuire a mantenere in essere tutti i venti contrari che soffiano sull’Euro.
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