Alternativa per la Germania: non vogliamo un ritorno al marco tedesco. Le nuove proposte del partito

Erika Di Dio

13 Maggio 2013 - 13:07

Alternativa per la Germania: non vogliamo un ritorno al marco tedesco. Le nuove proposte del partito

Il leader del partito tedesco "Alternative für Deutschland" (Alternativa per la Germania), Bernd Lucke ha chiarito la posizione sua e quella del suo partito in un’intervista per uno dei quotidiani più importanti della Svizzera, Neue Zürcher Zeitung.

Il leader tedesco ha voluto precisare che il suo partito non chiede un’uscita immediata della Germania dall’euro, né un ritorno al marco tedesco: per il momento propone l’uscita dei paesi europei più deboli dalla moneta unica e la conseguente creazione di un euro del Nord.

Ecco cosa ha detto Lucke.

Questione uscita dall’euro

Herr Lucke, "Alternative für Deutschland" propone la fine dell’unione monetaria. Questo significa che è la Germania a dover uscire quanto prima dall’Euro, oppure dovrebbero essere i paesi in crisi del sud Europa a farlo?

La nostra proposta è che i paesi del sud Europa escano dall’Euro e che l’Euro rimanga solo per i paesi del Centro. Tale separazione dovrebbe avvenire gradualmente nel corso dei prossimi anni.

Quindi secondo lei la Germania non dovrebbe decidere in maniera unilaterale di tornare al D-Mark?

No, tutto il contrario. Noi diciamo esplicitamente che non vogliamo un improvviso ritiro unilaterale della Germania dall’euro, e certamente non senza un fondamento giuridico.

Monete parallele?

Lei propone l’introduzione delle monete parallele. Perché la considera una opzione realizzabile?

La strada delle valute parallele ha alcuni vantaggi. In primo luogo è possibile segnalare alla popolazione che l’Euro resta un mezzo di pagamento, evitando una corsa agli sportelli. Questo è importante, perché altrimenti c’è il rischio che l’intero sistema bancario crolli e ogni ragionevole tentativo di riforma venga demolito prima ancora di entrare in vigore. Si può inoltre mandare questo messaggio ai cittadini: i conti correnti e i depositi bancari sono sicuri, non vi è alcun motivo di panico. Il secondo vantaggio è politico: non vogliamo umiliare i greci dando loro la sensazione di essere stati cacciati dall’Euro. Durante la fase intermedia essi fanno ancora parte dell’euro, e allo stesso tempo possono beneficiare dei vantaggi di una moneta nazionale. La moneta nazionale può inizialmente essere accettata prima che l’Euro venga completamente abbandonato. Tuttavia rimane la possibilità che un paese grazie alle svalutazione e agli sforzi riformatori possa migliorare la propria competitività tanto da evitare un’uscita completa dall’Euro. Io penso che questo scenario sia improbabile, ma come prospettiva politica è sicuramente importante.

Dibattito in Germania: evoluzione

Come valuta il dibattito in Germania? La discussione sull’uscita dall’Euro è diventata più aperta, le vostre proposte vengono recepite?

Se ne discute molto, c’è un’ampia copertura mediatica, riceviamo molto incoraggiamento. Nei sondaggi elettorali ci viene riconosciuto un potenziale tra il 25 e il 37%. Una parte considerevole della popolazione tedesca simpatizza con le nostre idee. Tuttavia le nostre proposte per ora sono state respinte dagli altri responsabili politici, sebbene iniziano ad esserci dei segnali di erosione. Ad esempio, l’ex leader SPD e ora politico della Linke Oskar Lafontaine ha improvvisamente richiesto la reintroduzione delle monete nazionali, dopo aver difeso l’Euro fino a tempi recenti. Posso immaginare che ci saranno dei cambiamenti programmatici simili anche nei partiti tradizionali, se alle elezioni riusciremo ad ottenere un buon risultato.

Da Neue Zürcher Zeitung

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