Alfa Romeo: i piani verranno stravolti ancora?

Redazione Motori

1 Aprile 2020 - 11:39

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Coronavirus e fusione tra FCA e PSA potrebbero stravolgere ancora una volta i piani di Alfa Romeo

Un cambio di piani per Alfa Romeo non sarebbe una novità. Già durante l’epoca di Sergio Marchionne spesso venivano annunciati programmi relativi alla casa automobilistica del Biscione che poi puntualmente venivano disattesi per un motivo o per un altro. Purtroppo la stessa situazione sta continuando anche durante l’era di Mike Manley come nuovo numero uno di Fiat Chrysler Automobiles.

Alfa Romeo cambia ancora piani a causa del Coronavirus e della fusione con PSA?

Già diverse volte infatti i programmi annunciati per Alfa Romeo sono stati modificati. Negli scorsi mesi è avvenuto l’ultimo cambiamento. Questo è stato annunciato dallo stesso Mike Manley in una conferenza con gli analisti a cui il CEO di FCA ha dichiarato che nei prossimi anni la gamma del Biscione sarebbe stata composta da soli 4 modelli: Giulia, Stelvio, Tonale e un nuovo B-SUV.

Le cose però potrebbero cambiare ancora per Alfa Romeo. Infatti due novità molto importanti si sono verificate nell’ultimo periodo sconvolgendo il settore. La prima riguarda la fusione tra Fiat Chrysler Automobiles e il gruppo francese PSA. Questa potrebbe comportare un cambiamento nelle strategie di rilancio di Alfa Romeo.

Occorre ancora comprendere quali saranno le intenzioni del nascente gruppo nei confronti del celebre marchio e nella fattispecie se il CEO Carlos Tavares intenderà investire ulteriormente su questo brand o al contrario ridurre ancora gli investimenti del suo gruppo nei confronti dello storico marchio milanese.

Infine nelle ultime settimane a rendere ancora più complicata la situazione di Alfa Romeo ci si è messo anche l’arrivo della pandemia di coronavirus. Ciò ha causato la chiusura della fabbrica in cui vengono prodotte le auto del Biscione a Cassino ed ha praticamente azzerato le vendite della casa italiana. Dunque anche questa situazione che comunque è uguale per tutto il settore automobilistico potrebbe incidere ulteriormente e far cambiare nuovamente piani a Fiat Chrysler.

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