Al via l’Ipo di Rai Way, a Piazza Affari dal 19 novembre

Federico Migliorini

5 Novembre 2014 - 15:41

Rai Way a Piazza Affari. L’azienda si collocherà in borsa il prossimo 19 novembre con un offerta pubblica di vendita del 30,5% delle quote sociali. L’Ipo terminerà il 13 novembre.

Al via l’Ipo di Rai Way, a Piazza Affari dal 19 novembre

Rai Way azienda attiva da 14 anni nello sviluppo delle reti di trasmissione e diffusione televisiva e radiofonica della RAI con le sue oltre 2.300 torri sparse per tutto il territorio nazionale è pronta a quotarsi in borsa in prossimo 19 novembre.

L’azienda RAI che si occupa di infrastrutture e impianti ha effettuato un’offerta pubblica di vendita del 30,5% delle quote sociali, destinate per il 90% ad investitori istituzionali, mentre l’altro 10% dell’offerta è destinato al mercato retail.
L’offerta pubblica di vendita, presentata in questi giorni agli investitori, prevede uno spread di prezzo compresa tra i 2,95 e i 3,5 euro per azione fino ad arrivare ad una valorizzazione complessiva del patrimonio quotato di 952 milioni di euro. Secondo il Presidente sella società Camillo Russotto

“Non è un momento facile per le matricole, ma abbiamo ritenuto che Rai Way avesse le caratteristiche di solidità e forza nei ricavi tali da dare certezza agli investitori”.

In particolare l’azienda si aspetta di cogliere particolare interesse da investitori statunitensi e del Regno Unito. La forza di Rai Way, sostiene il Ceo Ciccotti, è quella di avere "il miglior network broadcasting in Italia" e una capillarità tale da raggiungere il 99% della popolazione italiana.

Dal punto di vista di maggiore interesse per gli investitori, ovvero la politica dei dividendi, appaiono confortanti le parole dell’amministratore delegato Stefano Ciccotti che pensa “di poter proporre all’assemblea degli azionisti la possibilità di portare a dividendo il 100% dell’utile netto che conseguiremo nel bilancio dell’anno”. Inoltre, l’eventuale cedola sarà pagata “sull’utile netto pro-forma”, che ingloba il nuovo contratto di servizio, della durata di 7+7 anni, siglato pochi mesi fa con RAI.

Quello in programma da Rai Way sarebbe un vero e proprio piano industriale, volto a favorire “nuove opportunità sul broadcasting nazionale”. Insomma, questa offerta pubblica prende il via nel bel mezzo di un processo di consolidamento delle torri dei vari operatori italiani, basti pensare che da tempo Wind e Telecom, appaiono pronte a valorizzare le proprie infrastrutture, ed è qui che Rai Way vede nuove opportunità di sviluppo. I top manager su questo punto appaiono chiari, “non compreremmo le torri Wind da soli ma potremmo agire come operatore industriale in cordata con altri soggetti finanziari, mettendo a disposizione il nostro know how e magari rilevando piccole quote di equity”. Se pensiamo che già oggi molti operatori mobili sono già clienti della società, da Telcom a Wind, da Vodafone a 3 Italia i piani futuri di sviluppo non possono che prevedere il consolidamento dei ricavi derivanti da clienti diversi dalla Rai, che ad oggi rappresentano soltanto il 17% del fatturato totale.

Ma prima di pensare al futuro l’attenzione è tutta all’Ipo che si concluderà il prossimo 13 novembre. Per il momento i segnali sembrano positivi, come confermato anche dalla stessa Banca Imi, sponsor e responsabile del collocamento in borsa delle azioni la quale si auspica l’interesse di un ambia platea di investitori esteri, attratti sai dal basso profilo di rischio dell’azione che dalle prospettive di crescita del mercato.

Argomenti

# IPO

Accesso completo a tutti gli articoli di Money.it

A partire da
€ 9.90 al mese

Abbonati ora

Iscriviti a Money.it