Afghanistan: banche prese d’assalto, ma i bancomat sono vuoti

Violetta Silvestri

26/08/2021

26/08/2021 - 11:13

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In Afghanistan le banche rischiano di replicare le scene di calca dell’aeroporto di Kabul: le persone cercano liquidità in un momento critico, in cui si rischia di non avere più denaro. Che succede?

Afghanistan: banche prese d’assalto, ma i bancomat sono vuoti

Le banche in Afghanistan stanno iniziando a riaprire, attirando centinaia di persone affamate di denaro liquido e in preda al panico per la crisi economica che si preannuncia con l’arrivo dei talebani al potere.

Gli istituti di credito sono stati chiusi per circa dieci giorni e il sistema finanziario si è fermato, mentre il Governo appoggiato dall’Occidente è crollato a causa del ritiro delle truppe statunitensi e alleate.

Finora ci sono state scarse prove di una riapertura o di un ritorno alla normalità dei servizi bancari, con grandi folle che hanno preso d’assalto le strade fuori dalle banche a Kabul.

In Afghanistan il caos è ovunque: cosa sta succedendo sul fronte finanziario e perché il sistema è al collasso.

Afghanistan, banche assediate dalla folla: che succede?

I timori che l’arrivo dei talebani avesse portato saccheggi e guerriglia hanno spinto alla chiusura delle banche dal 15 agosto a Kabul e in altre città.

Con il passare dei giorni, tuttavia, gli istituti sono rimasti ancora fermi, a causa della decisione di Washington di interrompere l’accesso a 7 miliardi di dollari delle riserve in oro e contanti della Banca centrale afghana nella Federal Reserve.

Non solo, anche il FMI ha bloccato l’accesso a 460 milioni di dollari di fondi stanziati questa settimana e la Banca Mondiale ha avvisato che farà altrettanto. Di fatto, la disponibilità di liquidità sta finendo.

Queste cancellazioni sono arrivate pochi giorni dopo che decine di migliaia di persone si erano riversate nelle banche e negli sportelli automatici della capitale per prelevare quanto più denaro possibile prima dell’arrivo imminente dei talebani.

In una società basata sulla valuta fisica e in contanti come l’Afghanistan, essere senza moneta liquida anche per pochi giorni e la caduta di un altro regime hanno gettato nel panico i cittadini, incerti su come faranno a sopravvivere nei prossimi mesi.

Molte aree rurali vivono in gran parte senza banche. Ma nelle città, dove gli stipendi dei dipendenti pubblici sono spesso versati su conti bancari, le chiusure stanno causando difficoltà in un’economia prevalentemente basata sul denaro.

Non c’è liquidità: l’allarme per le banche afghane

La capacità della Banca Centrale Afghana di continuare offrire liquidità ai vari istituti finanziari sta svanendo in fretta.

Con circa 9 miliardi di dollari di riserve estere ora in gran parte fuori dalla portata dei talebani, il rischio di non avere più denaro è davvero realistico.

Lo scenario che si sta delineando in Afghanistan è piuttosto cupo: i problemi di liquidità in valuta estera aumenteranno e ci saranno enormi fluttuazioni nei tassi di cambio, secondo alcuni funzionari finanziari a Kabul.

Poco dopo la caduta del Governo del presidente Ashraf Ghani il 15 agosto, il commercio dell’afghani, la valuta del Paese, è crollato, scendendo di quasi l’8% rispetto al dollaro USA.

Ma dal 17 agosto, la moneta locale è rimasta relativamente stabile, probabilmente perché è stata praticamente congelata: ora è quasi impossibile spostare denaro dentro o fuori dal Paese.

L’Afghanistan è precipitato a causa delle aspettative di scarsità del dollaro e si prevede un’ulteriore volatilità, con la copertura delle importazioni che è scesa da più di 15 mesi a soli due giorni durante una sola notte.

I banchieri in Afghanistan stanno anche aspettando chiarezza dalle banche corrispondenti con sede all’estero, che forniscono servizi come cambio valuta e trasferimenti di denaro: i legami continueranno dopo l’acquisizione dei talebani? Eventuali nuove sanzioni potrebbero vedere molti collegamenti tagliati.

In generale, è il sistema economico afghano a essere al collasso: tutto si regge esclusivamente sul contate e si ritiene che solo il 10% delle persone abbia conti bancari.

Inoltre, secondo la Banca Mondiale, l’economia è stata ampiamente - e quasi esclusivamente -sostenuta dagli aiuti esteri. Che adesso sono fermi.

In questo orizzonte così cupo, un cliente in fila dinanzi a una banca a Kabul ha guardato il disordine e ha detto: “Le banche sono il nuovo aeroporto”, riferendosi alle scene di sperate della folla in fuga in cerca di un volo verso USA o Europa.

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# Banche

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