Aeronautica militare, primo incontro sulle piattaforme stratosferiche

Luca Secondino

6 Aprile 2019 - 15:01

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Cosa sono e qual è il ruolo della Forza armata in questo settore? A Roma il primo workshop nazionale sulle potenzialità della stratosfera. Dichiarazione esclusiva del Capo di Stato Maggiore A.M. a Money.it.

Aeronautica militare, primo incontro sulle piattaforme stratosferiche

Presso la Casa dell’Aviatore a Roma si è tenuto il primo workshop nazionale organizzato dall’Ufficio Generale per lo Spazio dell’Aeronautica Militare per discutere sulle potenzialità delle piattaforme stratosferiche, una delle linee di sviluppo della strategia spaziale della forza armata.

Con questo termine - in attesa di una definizione universalmente riconosciuta - ci si riferisce a aeromobili, anche a pilotaggio remoto, che operano al di sopra dei 18 km di quota capaci di portare payload per usi differenti e si rimanere in volo per periodi prolungati fino a diverse settimane. Una tecnologia innovativa e complementare con gli strumenti attuali come satelliti e UAVs utile a fornire una serie di servizi per il Sistema Paese.

All’incontro sono intervenuti rappresentanti delle istituzioni, del mondo accademico, ma anche istituti di ricerca e aziende, che contribuiranno ad elaborare una strategia unificata mettendo insieme competenze e know how. Per il loro impiego versatile, le piattaforme stratosferiche possano avere un ruolo di importanza fondamentale nei settori delle telecomunicazioni, nel monitoraggio planetario per compiti di difesa e ricerca.

Il workshop è uno step successivo all’incontro dello scorso dicembre sull’aviolancio di piccoli satelliti nell’aerospazio. Come sottolineato dal Capo di Stato Maggiore Gen. Rosso:

L’iniziativa di oggi è uno dei tasselli dell’evoluzione di un settore, quello aerospaziale, in cui l’Aeronautica Militare intende mettere a disposizione le proprie competenze a beneficio della comunità.

L’obiettivo dell’incontro è l’avvio di un tavolo tecnico esteso a tutti i player, e gettare le basi per la costruzione di una piattaforma stratosferica di interesse nazionale, un progetto a guida italiana ma nel contesto della cooperazione europea.

Piattaforme stratosferiche, opportunità strategica

L’evento si è aperto con i saluti del Gen Rosso che ha ricordato come il motto dell’Aeronautica Militare Con valore verso le stelle sia in linea con questi importanti progetti innovativi.

L’obiettivo è di offrire competenze al Paese per sviluppare capacità in questo settore. Lo spazio e l’aerospazio offrono occasioni di sviluppo, e sono di interesse dello Stato, come formalizzato dal Governo con la legge n.7 dell’11 gennaio 2018 all’interno del regolamentato che ha organizzato le competenze nazionali.

Le istituzioni hanno ribadito la centralità strategica di portare avanti questa innovazione. L’Ammiraglio Massagli, Consigliere militare del Presidente del consiglio, ha messo in evidenza come l’Italia sia in una posizione di vantaggio su altri Paesi europei sulla programmazione di una strategia spaziale nazionale:

Le piattaforme aerospaziali sono un’iniziativa incredibile e finiranno nel Documento strategico per la politica spaziale del Paese. Il potenziale è a disposizione dell’intera utenza nazionale ed europea, ma è di rilevanza assoluta anche a livello mondiale.

Anche il Sottosegretario di Stato alla Difesa, Angelo Tofalo, ha confermato la disponibilità del Ministero e la soddisfazione per l’imminente tavolo tecnico previsto per i prossimi mesi che andrà a definire il tipo di piattaforma adatta allo scopo.

Le applicazioni delle piattaforme stratosferiche

Le piattaforme stratosferiche offrono ampie possibilità in diversi ambiti, tra cui la ricerca geoscientifica. Come ha ricordato il prof. Massimo Inguscio, Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, nonostante la stratosfera oltre i 20 km offra grandi opportunità, è ancora molto sotto utilizzata:

Questa zona ha anche una valenza strategica importante, poiché consente di utilizzare tecnologie di immediato riflesso su impieghi pratici: dalla navigazione alle comunicazioni, dalla ricerca scientifica all’esplorazione dello spazio.

A conferma di questo, Francesco Cairo del CNR ha mostrato le differenti tipologie di satelliti e strumenti di monitoraggio dello spazio. I nuovi strumenti possono colmare le lacune degli strumenti oggi in uso, offrono una ottima visualizzazione e una maggiore facilità per la manutenzione. Inoltre queste piattaforme consentono possibilità di provare nuove tecnologie e applicazioni più difficili da lanciare sui satelliti.

Soltanto piattaforme di questo tipo possono misurare ad esempio l’evoluzione dei fenomeni meteorologici estremi con capacità più dettagliate di previsione a breve termine, oltre ad essere fondamentali per impieghi duali come il controllo territorio e la sorveglianza dei confini.

Tra i player della ricerca anche il Prof. Perroni dell’Istituto nazionale della fisica nucleare, il Dott. Borsa del Centro italiano ricerche aerospaziali, che nel proprio intervento ha sottolineato come l’innovazione sia sfidante, poiché l’uomo è già stato sulla luna, ha inviato sonde su Marte e nello Spazio profondo, ma ancora non ha utilizzato la stratosfera.

L’appoggio delle aziende

Sono intervenuti anche i rappresentati delle aziende coinvolte nell’innovazione che attualmente stanno realizzando progetti con nuove tecnologie che potrebbero essere punti di partenza di una comune piattaforma. È l’esempio dello Stratobus della Thales Alenia Space Italia, che ha ampie possibilità di persistenza sullo stesso luogo e può resistere ad eventi atmosferici di grande intensità.

In questo caso si tratta di un pallone aerostatico a elio pressurizzato e completamente autonomo, con un peso fino a 8 tonnellate con costi operativi più bassi rispetto ad aeroplani o ad altri strumenti.

È intervenuto anche Massimo Mazzola, presidente di Space Italy che sta realizzando una rete di imprese sul territorio per la progettazione, mentre Leonardo Spa è un altro dei punti di riferimento per l’industria spaziale.

Il ruolo dell’Aeronautica Militare nella stratosfera

Come ricordato dall’ammiraglio Massagli, nella Difesa l’Aeronautica ha sempre operato con le tecnologie più avanzate , per questo Money.it ha voluto chiedere al Capo di Stato Maggiore A.M., Gen. Rosso, come si pone la Forza Armata di fronte a questa sfida verso la stratosfera.

L’Aeronautica Militare si trova in questa posizione duale per sua vocazione, cioè quella di mettere a disposizione le proprie risorse e le proprie competenze a servizio di un progresso che interessa molteplici aspetti. Il compito naturale della Forza Armata è anche quello di fare da punto di contatto per tutte le realtà interessate che possono portare valore, dalle istituzioni, ai centri di ricerca, dalle università alle aziende specializzate.

Sulla stessa linea, il Colonnello Violetti ha ricordato che l’Aeronautica si pone come soggetto aggregatore per mettere intorno allo stesso tavolo i player che possono contribuire alla capacità nazionale, e ha fissato una deadline: già nei prossimi 90 giorni, saranno valutate le necessità degli stakeholders mentre nel 2020 è previsto l’accordo quadro - studio di fattibilità tra tutte le realtà coinvolte.

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