Abolizione studi di settore 2017: indici di fedeltà fiscale e nuove regole

Francesco Oliva

20 Ottobre 2016 - 19:25

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Nel 2017 arriverà l’abolizione degli studi di settore: prima verranno introdotti gli indici di fedeltà fiscale, successivamente un decreto MEF fisserà le nuove regole sui controlli.

Abolizione studi di settore 2017: indici di fedeltà fiscale e nuove regole

Uno dei capitoli più attesi dell’attuale manovra di bilancio è l’abolizione degli studi di settore su imprese e professionisti. Si tratta di un provvediemento atteso da molti anni in quanto gli studi di settore si sono rivelati fallimentari dal punto di vista della lotta all’evasione fiscale.

Gli studi di settore, infatti, sono stati introdotti proprio al fine di ridurre gli spazi di evasione del contribuente; tutto questo in teoria, dato che nella pratica i risultati attesi non sono mai arrivati.

L’abolizione degli studi di settore dal 2017 si inserisce in un quadro complessivo di semplificazione fiscale che prevede, tra le altre cose, la riforma della riscossione (con il superamento di Equitalia), le nuove comunicazioni dati IVA trimestrali, l’ISEE precompilato e la riapertura dei termini per la voluntary disclosure.

Studi di settore: abolizione 2017 in due step

L’abolizione degli studi di settore arriverà nel 2017. Al loro posto verranno introdotti gli indici di fedeltà fiscale, un nuovo meccanismo per consentire all’Agenzia delle Entrate di avere un’importante mole di dati su cui basare i propri controlli.
Gli indici di fedeltà fiscale che sostituiranno gli studi di settore dal periodo d’imposta 2017 si pongono l’obiettivo di essere meno invasivi e di ottenere maggiori risultati in termini di lotta all’evasione fiscale.

Successivamente, verrà emanato un apposito decreto Mef che fisserà modalità e termini per l’eliminazione progressiva della rilevanza ai fini dell’accertamento fiscale sia degli studi di settore che dei parametri. E’ stata già avviata la fase sperimentale: lo scopo è portare alla cancellazione delle risultanze del software Gerico quale strumento di accertamento fiscale per farle diventare strumento di compliance fiscale.

Studi di settore: cosa sono e a cosa servono?

Oggi gli studi di settore sono uno strumento di accertamento fiscale che viene utilizzato dall’ Agenzia delle Entrate per riconstruire, attraverso un insieme di dati, il reddito prodotto dal contribuente.

Gli studi di settore rappresentano quindi uno strumento di accertamento fiscale che il Fisco utilizza per rilevare i parametri fondamentali per ricostruire il reddito di professionisti e imprese. Con gli studi di settore viene raccolta una ampia base di dati economico-contabili che consentono di verificare le capacità reddituali dell’azienda e/o del professionista.

Per maggiori approfondimenti leggi qui:
Studi di settore: cosa sono ed a cosa servono?

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