Abilitazione medica: il Miur pronto a cambiare le regole. Addio all’esame di Stato e al tirocinio obbligatorio?

Valentina Brazioli

9 Febbraio 2015 - 10:29

Abilitazione medica: non c’è pace per i camici bianchi. Dopo la riforma delle scuole di specializzazione, il Miur sembra intenzionato a proseguire lungo la strada della riforma del percorso formativo per gli aspiranti medici. A cambiare, stavolta, dovrebbero essere l’esame di Stato per l’iscrizione all’Albo e il tirocinio post lauream obbligatorio.

Abilitazione medica: il Miur pronto a cambiare le regole. Addio all’esame di Stato e al tirocinio obbligatorio?

Abilitazione medica: un percorso in via di semplificazione? Secondo un decreto in lavorazione presso il Ministero dell’Istruzione, sembrerebbe proprio di sì: esattamente come per la riforma delle scuole di specializzazione, la stella polare dell’intento riformatore sarebbe quella di allineare gli standard formativi dei nostri aspiranti dottori a quelli europei, accelerando anche il loro ingresso nel mondo del lavoro.

Che cosa cambia per l’abilitazione medica

Il testo normativo, che è ancora sotto esame presso le direzioni del Miur, proporrebbe due modifiche tanto semplici quanto sostanziali. Il primo andrebbe a modificare l’esame di laurea, facendo in modo che – contestualmente ad esso – gli studenti possano conseguire anche l’abilitazione alla professione medica. Una bella novità, che andrebbe a rimpiazzare l’attuale esame di abilitazione per l’iscrizione all’Albo. Ciò, modificando semplicemente la rappresentanza dei docenti in sede di esame, che non sarà più composta solo dal personale docente, ma anche dal mondo delle professioni. Altro punto sul quale intervenire, inoltre, è il tirocinio post lauream obbligatorio che dura tre mesi (un mese in un reparto chirurgico, un mese in un reparto di medicina e un mese presso l’ambulatorio di un medico di base). In questo caso, però, non si tratterebbe di un addio ma di un semplice spostamento: verrà comunque effettuato, ma non alla fine del percorso universitario, bensì durante i 6 anni di studio previsti.

Medici al lavoro un anno prima

Modifiche che, sulla carta, possono sembrare di poco conto ma che faranno risparmiare circa un anno ai nostri giovani medici, consentendogli di anticipare il loro ingresso nel mondo del lavoro. Riduzione destinata a sommarsi a quella già prevista dalla citata riforma delle scuole di specializzazione medica.

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