Come reagire a inflazione, tassi in rialzo e domanda in calo? Tre vie concrete per trasformare la crisi in crescita duratura e rafforzare la competitività delle imprese italiane.
Da anni l’incertezza economica è diventata una compagna costante per le imprese italiane. Circa 2.000 aziende stanno cercando soluzioni per evitare un peggioramento dei bilanci attraverso procedure di composizione negoziata della crisi e solo il 18% degli imprenditori guarda al futuro con ottimismo. A scoraggiare le realtà operanti nel nostro Paese ci sono l’inflazione che erode i profitti, i tassi di interesse che rendono il credito meno accessibile, il calo della domanda in mercati strategici come Germania e Francia (rispettivamente (-5,1% e -2,3% nel 2024) e le tensioni geopolitiche che destabilizzano le catene di approvvigionamento.
Eppure, la storia insegna che è proprio nei periodi di maggiore turbolenza che nascono le opportunità più significative. Realtà come Eataly, Technogym o Moleskine hanno saputo crescere in contesti di difficoltà globale grazie a visione, innovazione e una forte identità di marca. In un Paese che vanta un tessuto imprenditoriale fatto di oltre 240.000 PMI che occupano 6,5 milioni di addetti e ha dimostrato più volte la sua capacità di resilienza e adattamento, questa dinamica può ripetersi ancora.
Ma come possono le imprese italiane emergere dalla crisi più forti, competitive e preparate per il futuro? Ecco tre strategie per trasformare le minacce economiche in leve di crescita e vantaggio competitivo. [...]
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