Bonus busta paga 25 aprile, quando spetta e importo

Simone Micocci

24 Aprile 2024 - 17:43

condividi

25 aprile in busta paga, ecco cosa spetta al dipendente (sia in caso di assenza che per chi svolge regolarmente l’attività lavorativa).

Bonus busta paga 25 aprile, quando spetta e importo

Con l’arrivo della primavera è iniziata anche la stagione dei “ponti”: prima il 25 aprile, festività nazionale in quanto ricorre l’anniversario della Liberazione, poi la festa dei lavoratori dell’1 maggio.

Per i lavoratori è quindi in programma il primo giorno di riposo, persino di più per chi approfittando della vicinanza tra il 25 e il 1 maggio ha preso qualche giorno di ferie per avere quasi una settimana di vacanza.

Lato stipendio, ovviamente, l’assenza del 25 aprile non comporta penalizzazioni in busta paga. Trattandosi di una festività nazionale intervengono infatti quelle tutele che il nostro ordinamento riconosce al lavoratore, ossia il diritto alla retribuzione per la giornata di assenza (compresi contributi, maturazione di Tfr e tredicesima) e la maggiorazione in busta paga per chi, in accordo con il datore di lavoro (ad esempio perché previsto da contratto), presta regolarmente servizio.

Per capire cosa spetta in busta paga, quindi, bisogna distinguere dal festivo lavorato da quello che non lo è, nonché tra festività goduta e non goduta. A tal proposito, molto dipende dal giorno in cui cade la festività: ad esempio, quando è un infrasettimanale, come il 25 aprile quest’anno, non dovrebbero esserci problemi in quanto per la maggior parte dei lavoratori si tratterà di festività goduta e come tale verrà trattata in busta paga.

25 aprile 2024: cosa spetta per la festività goduta

Per tutti coloro che in condizioni normali lavorano il giovedì, il 25 aprile 2024 viene trattato come una festività goduta. Eccetto, ovviamente, il caso di coloro che - in accordo con il datore di lavoro - scelgono comunque di prestare attività lavorativa, dei quali parleremo nel paragrafo successivo.

Chi invece decide di astenersi dallo svolgimento dell’attività lavorativa, godendo della Festa della liberazione del 25 aprile, non avrà alcuna conseguenza in busta paga.

La normativa sul lavoro festivo, infatti, stabilisce che i lavoratori dipendenti che non lavorano durante le festività - quando queste capitano durante un giorno che sarebbe stato lavorativo - percepiscono comunque la retribuzione ordinaria come se avessero lavorato.

Nel dettaglio, quando la festività è infrasettimanale, come appunto nel caso di giovedì 25 aprile, questa viene compresa nella retribuzione globale nel caso d’impiegati e operai retribuiti in misura fissa ogni mese; nel caso degli operai che invece percepiscono uno stipendio su base oraria, la festività sarà considerata nella retribuzione oraria. In entrambi i casi, dunque, lo stipendio mensile non subirà alcuna decurtazione per il giorno di riposo goduto grazie al festivo.

Nessuna conseguenza neppure lato previdenziale: per il giorno festivo verrà comunque accreditata la contribuzione dovuta.

25 aprile 2024: cosa spetta a chi lavora

Qualora il dipendente decida, su richiesta del datore di lavoro, di non sospendere l’attività lavorativa nel giorno festivo, questo avrà diritto a una maggiorazione in busta paga.

È la legge a stabilirlo, mentre spetta ai singoli contratti collettivi definire l’importo della maggiorazione. Ad esempio, nel caso del Ccnl Multiservizi, viene stabilito che qualora il 25 aprile, come pure ogni altro festivo, sia un giorno lavorativo, al dipendente va riconosciuta la normale retribuzione maggiorata del 50%.

Per i lavoratori del settore Commercio, invece, la maggiorazione è del 30%, mentre per nel settore Pubblici esercizi ristorazione collettiva, commerciale e turismo, la maggiorazione per lavoro festivo è più bassa, pari al 20%.

25 aprile 2024: cosa succede se non è festività goduta?

Prendiamo il caso singolare di un lavoratore che il giovedì generalmente ha il giorno di riposo. Cosa succederà il 25 aprile? In questo caso si parlerà di festività non goduta, in quanto questo non beneficia del giorno extra di riposo previsto per il giorno festivo.

Le festività non godute vengono pagate solo quando coincidono con la domenica, come ad esempio è stato l’ultimo Natale. Quando invece cadono in un infrasettimanale, invece, non spetta nulla, se non un giorno di riposo extra di cui godere in caso di necessità (ma solo se previsto dal contratto collettivo).

Si ricorda, invece, che quando il lavoratore è in malattia, maternità, ferie o permesso, questo avrà comunque diritto a percepire della retribuzione per la festività (che viene considerata come “goduta” in tal caso).

Iscriviti a Money.it

SONDAGGIO