Se la Francia subisse un dowgrade anche da Moody’s, i BTP ne trarrebbero indubbiamente beneficio.
L’agenzia di rating Moody’s venerdì scorso ha mantenuto il rating della Francia, ma ha rivisto il suo outlook (cioè le prospettive sul rating futuro del debitore fra i più importanti della zona euro) da «stabile» a «negativo», citando un aumento dei rischi derivanti dalla frammentazione politica che potrebbe ostacolare la capacità del Paese di tenere a bada il suo deficit e di varare un serio programma di rientro del disavanzo statale.
La decisione di Moody’s di non declassare – per il momento – la Francia, mantenendo il suo rating di credito sovrano a lungo termine in valuta estera a Aa3 (equivalente a un AA- di S&P), sarà un sollievo per il governo francese dopo i declassamenti effettuati da Fitch, DBRS e S&P Global, tutti nell’arco di poco più di un mese.
Il Ministro delle Finanze Roland Lescure ha dichiarato in un comunicato che la decisione di Moody’s «riflette l’assoluta necessità di costruire un percorso collettivo verso un compromesso di bilancio». E ancora: [...]
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