Il colosso dell’elettronica cinese ha subito un brusco calo alla Borsa di Hong Kong a causa di un incidente mortale che ha coinvolto uno dei suoi veicoli elettrici. Ecco cosa è successo.
Momento difficile per Xiaomi. Il colosso dell’elettronica cinese ha subito una pesante caduta alla Borsa di Hong Kong a causa di un incidente mortale avvenuto all’interno della sua auto elettrica SU7.
I video della tragedia, in cui ha perso la vita un uomo, sono stati diffusi sui social media e, in breve tempo, sono diventati virali in tutto il globo. A scapito, ovviamente, dell’azienda. Ecco cosa è successo.
Xiaomi, il titolo crolla in Borsa dopo l’incidente mortale a Chengdu
Il terribile incidente è avvenuto a Chengdu, nella Cina sud-occidentale. Secondo la stampa locale, la berlina elettrica Xiaomi SU7 si sarebbe schiantata contro un’altra automobile. Il conducente 31enne, sospettato di essere in stato di ebbrezza al momento del fatto, non sarebbe riuscito a uscire dalla macchina in fiamme e sarebbe poi morto a causa delle gravi ustioni riportate.
Le testimonianze oculari e i filmati diffusi online mostrano alcuni passanti tentare disperatamente di aprire le portiere dell’auto in fiamme per soccorrere l’occupante, senza tuttavia riuscirci. In seguito, il personale di emergenza è intervenuto con un estintore per domare l’incendio. Ma ormai era troppo tardi.
Dopo la diffusione sui social dei video dell’incidente, le azioni Xiaomi sono scivolate fino a -8,7% (chiusura circa -5%) a Hong Kong. Anche ad aprile 2025, il titolo aveva subito un crollo in seguito a un tragico incidente: una Xiaomi SU7 Ultra in modalità Autopilot aveva preso fuoco dopo essersi schiantata contro un guardrail, causando la morte di tre persone.
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Le maniglie dei veicoli Xiaomi sono sotto indagine
Il recente incidente ha riacceso il dibattito sulla sicurezza delle maniglie a scomparsa elettroniche delle portiere, un elemento di design sempre più diffuso sui veicoli elettrici di nuova generazione.
A differenza delle tradizionali maniglie meccaniche, queste soluzioni digitali funzionano grazie a sensori e circuiti elettrici che, tuttavia, in condizioni estreme (come un incendio o un’interruzione di corrente) possono smettere di funzionare, rendendo difficoltosa o impossibile la fuga dal veicolo.
Negli ultimi giorni, la frequenza ravvicinata di incidenti simili - anche Tesla di Elon Musk è sotto indagine - ha sollevato dubbi sempre più pressanti sull’affidabilità dei sistemi di assistenza alla guida e sull’effettiva sicurezza dei meccanismi di emergenza.
Le immagini diffuse online mostrano come i vetri laminati, progettati per resistere agli urti e aumentare la protezione in caso di collisione, possano invece rappresentare un ostacolo quando serve uscire rapidamente o soccorrere chi è intrappolato. Lo stesso vale per i sofisticati sistemi di apertura elettronici che, in caso di un cortocircuito o un guasto causato dal fuoco, possono smettere di funzionare e trasformarsi in una vera e propria trappola mortale.
Sul fronte normativo, la Cina si prepara a intervenire con nuove regole più stringenti per i sistemi di guida assistita di livello 2. Le linee guida, attualmente sottoposte a consultazione pubblica fino al 15 novembre 2025, potrebbero entrare in vigore nel 2027.
Tra le misure previste, c’è l’obbligo per i veicoli di monitorare costantemente l’attenzione del conducente e di disattivare automaticamente il sistema se i segnali di allerta vengono ignorati. Una stretta che mira a rafforzare la sicurezza sulle strade e a limitare gli incidenti dovuti a un’eccessiva fiducia nell’automazione.
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