Voto Maturità: quanto è importante per trovare lavoro?

Giorgia Bonamoneta

02/07/2022

04/07/2022 - 16:35

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Quanto serve il voto della Maturità una volta finita la scuola? Ecco una breve guida all’utilizzo del voto del diploma.

Voto Maturità: quanto è importante per trovare lavoro?

A cosa serve il voto di Maturità? Gli ultimi esami orali della Maturità 2022 si stanno svolgendo in questi giorni, e vedranno loro fine entro la prima metà del mese di luglio. Cinque anni di scuola, moltissime ore di studio, preparazione di test, esami e prove servono tutte per ottenere un voto alla Maturità che può andare da 60 (Il minimo per superare l’esame finale) a 100, ovvero il massimo del voto che si può ottenere, esclusa la lode.

Alcuni anni fa il voto di Maturità aveva sicuramente più “valore”, nel senso che a seconda del voto con il quale si usciva dalla scuola secondaria di secondo grado si poteva fare richiesta per effettuare un test all’università, o per lavorare nella Pubblica Amministrazione. Fino ad alcuni anni fa era necessario ottenere un minimo di punteggio alla Maturità per poter accedere a una specifica laurea, per esempio per Medicina era necessario ottenere un punteggio di minimo 80 su 100. Le regole però sono cambiate e a oggi non ci sono limiti di voto per poter accedere a una qualsiasi università. Discorso diverso invece per l’università all’estero, infatti sono molti gli atenei che richiedono un punteggio minimo per potersi iscrivere.

Se invece di proseguire gli studi si ha intenzione di andare a lavorare, il discorso cambia ancora, infatti bisogna immaginare una sorta di bivio: da una parte un lavoro per il quale non si ha bisogno del voto, dall’altra i concorsi pubblici per il quale serve un voto minimo o un voto più alto per salire in graduatoria.

In generale quindi si può rispondere che il voto alla Maturità non è poi così tanto importante per trovare un lavoro, soprattutto se il proprio obiettivo non è quello di lavorare nella Pubblica Amministrazione o di proseguire gli studi.

L’importanza del voto di Maturità per continuare a studiare

Sfatiamo un mito: per continuare gli studi non serve avere ottenuto un minimo di punteggio all’esame finale di Maturità. In passato, il voto minimo alla Maturità era necessario per poter entrare in una determinata facoltà, solitamente le più tecniche come Medicina. Diverso invece il raggiungimento di un punteggio al test d’ingresso. Infatti da alcuni anni tutti gli studenti che hanno superato la Maturità possono tentare il test d’ingresso in una qualsiasi facoltà e sarà quel risultato ad avere valore per l’immatricolazione.

Questo vuol dire che per continuare gli studi non è necessario prefissarsi un voto minimo alla Maturità. Non serve ottenere un punteggio alto, basta soltanto aver raggiunto il punteggio minimo per la superare la Maturità, ovvero 60/100.

L’importanza del voto di Maturità per lavorare

Sono molte le occasioni nelle quali cercando lavoro ci si imbatte in una opportunità per la quale è richiesto il diploma di Maturità. Se la richiesta del diploma è molto comune, difficilmente verrà chiesto il voto di Maturità. Infatti, a parte alcuni casi, il voto finale non è necessario per trovare un lavoro.

Basta aver raggiunto l’obiettivo del diploma per avere un numero più ampio di opportunità rispetto a chi possiede solo il diploma di terza media. Spesso le candidature per determinati posti di lavoro non dipendono neanche dal diploma, per quanto l’indirizzo professionale sia decisamente più importante, ma più per una questione di scrematura rispetto al numero alto dei candidati.

L’importanza del voto di Maturità per lavorare nella Pubblica Amministrazione

Se il voto di maturità non è necessario per trovare un lavoro qualsiasi, è altrettanto vero che per accedere ad alcuni concorsi pubblici è necessario invece aver raggiunto un minimo di punteggio, di solito pari o superiore a 70 su 100. È il caso per esempio del lavoro per Poste Italiane, per il quale è richiesto un minimo di 70 su 100.

Sono molti altri invece i casi di concorsi pubblici che richiedono il diploma, ma che non richiedono il voto finale. Eppure una graduatoria si basa anche sul voto della Maturità, infatti a pari merito nella prova del concorso, la posizione in graduatoria migliore è data da diversi fattori, come il voto all’esame finale di Maturità.

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