Perché è importante fare la verifica della partita Iva, e come si fa? L’operazione possibile attraverso il sito dell’Agenzia delle Entrate.
È possibile fare una verifica della partita Iva di chiunque, a patto che se ne abbia il codice, per assicurarsi che sia vera e in corso di validità. Quando si inizia a lavorare con un nuovo collaboratore o un’impresa, verificare la partita Iva è un ottimo modo per evitare di cadere in truffe, oppure per assicurarsi di essere in possesso del codice giusto.
La verifica avviene direttamente attraverso un tool dell’Agenzia delle Entrate, presente sul sito dell’AdE. Per poterlo fare è indispensabile avere il codice della partita Iva in questione: non basta essere in possesso del codice fiscale della persona in questione, o di altri dati (nome, cognome, ecc). Il servizio è gratuito e la verifica immediata, disponibile per le partite Iva italiane. Ecco come fare a utilizzarlo, e come e quando controllare anche le partite Iva comunitarie.
Cos’è e come è composta una partita Iva
Prima ancora di utilizzare il tool dell’Agenzia delle Entrate, una prima verifica della partita Iva italiana può essere fatta con una semplice lettura. La partita Iva, infatti, è un codice alfanumerico, composto da due lettere e undici numeri che identifica tutti i soggetti rilevanti economici ai fini dell’Iva, e viene rilasciato dall’Agenzia delle Entrate.
Nel caso in cui il codice in nostro possesso non rispettasse le regole previste dalla legge italiana, probabilmente sarà un falso, in caso di partita Iva italiana. Le P.Iva straniere, invece, seguono regole diverse.
Una partita Iva italiana è composta da:
- due lettere iniziali, IT, che identificano la nazionalità (Italia);
- le 7 cifre seguenti indicano il codice contribuente, assegnate dall’Agenzia delle Entrate;
- i 3 numeri successivi sono il codice dell’ufficio provinciale dell’Agenzia delle Entrate che ha rilasciato la P.Iva;
- Infine, l’ultima cifra è casuale, assegnata attraverso un algoritmo.
Verifica della partita Iva: come fare
Per verificare una partita Iva è fondamentale essere in possesso del codice. Altri dati, come il nome dell’azienda, non sono sufficienti per il controllo.
Il procedimento è:
- andare al tool dell’Agenzia delle Entrate;
- inserire nella finestra il codice corretto, compreso di sigla “IT”;
- copiare il codice di sicurezza del portale e premere invia, oppure ripulisci per cancellare velocemente.
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La verifica è completamente gratuita, immediata, e disponibile a tutti senza bisogno di permessi di alcun genere.
Verifica partita Iva: quali informazioni si ottengono
Inseriti i dati e cliccato invio, si ottengono una serie di informazioni dalla verifica.
- Lo stato della partita Iva, quindi se è attiva, sospesa, oppure cessata;
- il cognome, o la denominazione, del titolare del codice;
- la data di inizio attività, e le date di sospensione o cessazione, se presenti;
- eventualmente, si saprà anche se la partita Iva è parte o meno di un gruppo Iva.
Cosa fare nel caso in cui la verifica non vada a buon fine? In questo caso non si riceverà alcuna informazione e la partita Iva potrebbe non esistere. Si possono comunque verificare gli elenchi delle partite Iva italiane, disponibili a tutti.
Partita Iva comunitaria: come si verifica?
Il servizio dell’Agenzia delle Entrate è riferito esclusivamente alle partite Iva italiane e permette di verificarne l’esistenza e lo stato. Non permette però di controllare che il codice sia abilitato ad agire anche oltre i confini italiani (ed entro quelli europei).
In generale, chi opera in Italia non ha bisogno di collaborare con partite Iva italiane abilitate anche per tutta la comunità Europea. Può accadere comunque di lavorare con realtà straniere. In questo caso devono essere in possesso di una partita Iva comunitaria.
In breve, si tratta di una normale partita Iva di un qualsiasi Stato europeo, iscritta al registro VIES (acronimo di VAT Information Exchange System). Questa iscrizione abilita allo svolgimento di operazioni anche fuori dal proprio Stato. Come si verifica in questo caso? Basta utilizzare il servizio disponibile sul portale europeo.
Il funzionamento è molto simile a quello dell’Agenzia delle Entrate, solo che bisognerà anche inserire lo stato di appartenenza della partita Iva e avere qualche conoscenza in inglese, lingua utilizzata dal portale.
Nel caso in cui non ci si sentisse a proprio agio, si potranno comunque trovare servizi analoghi su portali privati, anche in Italiano.
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Le partite Iva degli altri Stati europei sono dotate sempre della sigla dello Stato di appartenenza, ma hanno codici numerici di lunghezza differente.
Chi ha l’obbligo di partita Iva?
In generale, l’obbligo di partita Iva lo hanno tutti i lavoratori autonomi e gli imprenditori. In pratica, chiunque offra un servizio o vendita dei beni in maniera continuativa e non occasionale, senza avere un contratto di lavoro subordinato.
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