Verbali Fed, timori per rallentamento globale e debolezza della Cina

Mario D’Angelo

20/02/2019

20/02/2019 - 21:53

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L’ultima riunione del FOMC ha segnato un cambio di rotta della politica monetaria statunitense. Cosa ci dicono i verbali Fed della prima riunione dell’anno?

Verbali Fed, timori per rallentamento globale e debolezza della Cina

È stato un notevole cambio di rotta, quello intrapreso dalla Fed. Dopo aver alzato per ben quattro volte i tassi d’interesse nel solo 2018, lo scorso mese il FOMC ha deciso per un cauto arresto. I verbali, rilasciati alle 2 p.m. ora locale, potrebbero aiutare a comprendere non solo cosa è successo nel corso dell’ultima riunione, ma se e quanto durerà la nuova decisione.

Il Federal Open Market Committee ha annunciato nella dichiarazione dello scorso Gennaio che bisognerà essere “più pazienti” riguardo a ulteriori aggiustamenti alla politica economica. Un passo indietro, successivo ai duri attacchi del Presidente Donald Trump, rispetto a quegli “ulteriori aumenti graduali” di cui si era parlato a Dicembre.

Cosa dicono i verbali Fed

Tutti i partecipanti hanno espresso la necessità di continuare a monitorare attentamente gli sviluppi finanziari del mercato, dato che alcuni downside risk sono incrementati. Tra le maggiori note positive, vengono ricordati il forte mercato del lavoro e l’inflazione vicina al target.

Molti partecipanti hanno detto che ulteriori aumenti dei tassi sarebbero necessari solo nel caso in cui l’inflazione si rivelasse più alta di quanto previsto. L’economia, nel 2019, continuerà a crescere ma non come nel 2018.

I partecipanti market hanno evidenziato che i fattori determinanti, nei mesi a venire, all’elevata volatilità saranno un outlook più debole e maggiori incertezze sulle economie straniere, in particolare Europa e Cina. Viene segnalata anche la percezione di politiche a maggior rischio, e il parziale shutdown del governo federale.

“Una postura paziente” permette di trovare il tempo per ottenere un quadro più chiaro della situazione per quanto concerne sia il trade internazionale sia l’emergere dell’economia globale. In particolare concederebbe ai policymaker di raggiungere un giudizio più fermo dell’estensione e della persistenza del rallentamento economico cinese ed europeo.

Nei verbali Fed indizi sul futuro

Nei minute, relativi alla riunione del 30-31 Gennaio, gli investitori vorranno cercare indizi per capire se la Fed è realmente vicina a chiudere il periodo di rigore che ha caratterizzato il 2018. Di conseguenza, nei verbali potrebbero nascondersi suggerimenti per l’anno appena iniziato.

I verbali FOMC confermano le ipotesi riguardanti le preoccupazioni della Federal Reserve per le questioni politico-economiche internazionali, come la debolezza della Cina e l’incertezza dei Paesi europei. Jerome Powell, nella conferenza stampa dello scorso Gennaio, aveva già dichiarato di temere le ripercussioni della Brexit e un ulteriore shutdown. Quello da poco concluso potrebbe già avere un impatto sul PIL statunitense.

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