Verbali Fed Settembre 2019, improbabile un altro taglio entro il 2019

Mario D’Angelo

09/10/2019

09/10/2019 - 20:19

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Dai verbali Fed della riunione di Settembre emerge una Commissione meno incline del previsto a un ulteriore taglio dei tassi entro la fine dell’anno

Verbali Fed Settembre 2019, improbabile un altro taglio entro il 2019

Sono stati diffusi oggi i più recenti verbali Fed, che chiariscono i motivi per cui il FOMC ha deciso nell’incontro del 17-18 Settembre di ridurre i tassi, lasciando inoltre la porta aperta a un ulteriore intervento in tal senso. I minute sono stati rilasciati alle 20 ora italiana.

Attesa per Verbali Fed di Settembre

Il mese scorso, i nuovi sviluppi globali per l’outlook economico ha indotto il Comitato a ridurre il target range per i tassi sui federal funds all’1,75-2%. Naturalmente, non tutti i membri del Federal Open Market Committee si erano ritrovati d’accordo sulla decisione, e i verbali Fed di oggi potranno mettere in luce il dibattito interno.

Sarà soprattutto interessante capire perché molti presenti non danno assolutamente per scontato un ulteriore taglio nella riunione del 29-30 Ottobre. Come solito, tuttavia, i minute della Fed descrivono una situazione passata.

Rispetto a tre settimane fa, sull’economia statunitense sono stati diffusi dati non proprio incoraggianti, soprattutto se le tensioni con la Cina dovessero durare ancora per molto tempo.

Cosa dicono i verbali Fed

La questione principale era se i verbali Fed avrebbero rivelato segnali di una resistenza più forte del previsto al taglio dei tassi. In tal caso, le attese del mercato per un ulteriore stimolo ne sarebbero state di certo deluse.

Nella scorsa riunione del FOMC, 17 membri su 27 si erano detti pienamente convinti che entro la fine del 2019 sarebbe stato necessario un ulteriore taglio dei tassi. Cinque su 27 pensavano fosse invece un errore, altri cinque lo consideravano appropriato ma comunque non prevedibile.

I principali timori che emergono dai minute Fed di Settembre 2019 sono quelli che riguardano, neanche a dirlo, rischi connessi alle tensioni commerciali, geopolitici e in generale sull’economia globale.

Molti membri del FOMC hanno visto aumentate le probabilità di una recessione nel medio termine. Una buona parte della Commissione si è detta in favore di un mantenimento dei tassi attuali, perché lo scenario di base delineato dalle proiezioni è cambiato molto poco rispetto alla precedente riunione.

Il FOMC, in effetti, si è quindi rivelato più restrittivo di quanto previsto, e un ulteriore taglio dei tassi entro il 2019 non è più così certo.

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