Pronto il vaccino anti Omicron: ecco chi dovrà farlo e quando. «Un’iniezione all’anno»

Emiliana Costa

18 Giugno 2022 - 12:57

condividi

Vaccino anti Omicron in autunno? L’Ema ha avviato la revisione della nuova versione di Spikevax (il vaccino anti Covid di Moderna) aggiornato contro BA.1 e le sue sottovarianti. Ecco chi dovrà farlo.

Pronto il vaccino anti Omicron: ecco chi dovrà farlo e quando. «Un’iniezione all’anno»

Vaccino anti Omicron in arrivo in autunno? L’Agenzia europea del farmaco ha avviato la revisione della nuova versione di Spikevax (il vaccino anti Covid di Moderna) aggiornato per fornire protezione sia contro il ceppo originale di Sars-Cov-2 che contro la variante Omicron. Ad annunciarlo, la stessa Ema. In una nota ufficiale, l’Agenzia ha precisato che inizialmente la revisione si concentrerà sui dati di studi di laboratorio (dati non clinici).

L’Ema continuerà a ricevere dati - compresi quelli sulla risposta immunitaria contro il ceppo originario e la variante Omicron - mentre Moderna progredirà nello sviluppo del vaccino bivalente. In un’intervista a Repubblica, Andrea Carfì, lo scienziato che dirige il team dei ricercatori che si occupano di malattie infettive per Moderna negli Usa, ha spiegato: "La nostra versione aggiornata genera contro Omicron il doppio degli anticorpi neutralizzanti rispetto al vaccino attuale". Entriamo nel dettaglio.

Vaccino Moderna anti Omicron, avviata la revisione

L’Agenzia europea del farmaco ha avviato la revisione della nuova versione di Spikevax (il vaccino anti Covid di Moderna) aggiornato per fornire protezione sia contro il ceppo originale di Sars-Cov-2 che contro la variante Omicron. Ad annunciarlo la stessa Ema in una nota diramata sul suo sito ufficiale, in cui precisa che la revisione si concentrerà inizialmente sui dati di studi di laboratorio (dati non clinici).

«La composizione del vaccino Covid-19 aggiornato - ha spiegato l’Ema - dipenderà in ultima analisi dalle raccomandazioni delle autorità sanitarie pubbliche e dell’Organizzazione mondiale della sanità, nonché delle considerazioni degli organismi di regolamentazione quali l’Ema e altri membri della Coalizione internazionale delle autorità di regolamentazione dei medicinali (Icmra), che stanno lavorando in stretta collaborazione per determinare i ceppi appropriati per i vaccini Covid adattati».

Come funziona il vaccino anti Omicron

In un’intervista a Repubblica, Andrea Carfì, lo scienziato che dirige il team dei ricercatori che si occupano di malattie infettive per Moderna negli Usa, ha spiegato: « La nostra versione aggiornata genera contro Omicron il doppio degli anticorpi neutralizzanti rispetto al vaccino attuale. Abbiamo testato il sangue di persone che hanno ricevuto il vaccino aggiornato sia sul virus Omicron 1 che sulle varianti successive. Ora stiamo studiando proprio Omicron BA.4 e BA.5. In ogni caso la risposta immunitaria è stata decisamente più forte rispetto al vaccino usato sinora, che contiene solo la sequenza del virus originale, quello di Wuhan».

Ma con il nuovo vaccino riusciremo a evitare il contagio oltre alla malattia grave? «La protezione dal contagio - continua lo scienziato - è un tema complesso. Bisognerà vedere come i nuovi vaccini si comporteranno nel mondo reale. Quel che sappiamo è che il virus di Wuhan è ormai piuttosto lontano rispetto alle varianti che circolano oggi. Più il vaccino è fedele al virus in circolazione, migliori sono i risultati. Nonostante ciò rimane difficile prevenire l’infezione e i contagi. A quell’obiettivo tendono invece i vaccini somministrati per via intranasale, che generano un’immunità nelle alte vie aeree, dove avviene l’infezione. Noi come altri gruppi ci siamo lavorando, ma ci vorrà tempo per vederli in uso».

Carfì conclude parlando della campagna vaccinale anti Covid: «Penso che dovremo abituarci a un’iniezione annuale, usando un vaccino il più possibile vicino alla variante in circolazione al momento».

In un’intervista a Money.it, Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’Irccs Istituto Galeazzi di Milano, ha spiegato a chi saranno rivolti i nuovi vaccini: «In autunno dobbiamo aspettarci una risalita dei contagi, con il Covid che ruberà la scena all’influenza. Per quanto riguarda l’immunizzazione, non chiamiamola quarta dose. Sarà una vaccinazione periodica da fare in autunno, come avviene per l’influenza. Offerta a tutti e fortemente consigliata ai fragili».

Iscriviti a Money.it

SONDAGGIO