Vaccini Covid aggiornati, quando arrivano in Italia, chi deve farli e cosa cambia

Alessandro Nuzzo

16/09/2023

16/09/2023 - 10:02

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In arrivo i nuovi vaccini covid aggiornati anche contro l’ultima variante Eris sequenziata in Italia già nel 40% dei tamponi positivi. Vediamo chi deve farli.

Vaccini Covid aggiornati, quando arrivano in Italia, chi deve farli e cosa cambia

Con il ritorno dalle vacanze e la riapertura delle scuole in Italia si sta assistendo ad un aumento dei nuovi casi covid. Nell’ultima settimana i numeri parlano di un +44% con una crescita, seppur lieve, anche dei ricoveri ordinari e in terapia intensiva. Non ci sono dubbi che la colpa è da attribuire alla nuova variante Eris che sta circolando nel nostro paese ed è presente già in circa il 40% dei tamponi sequenziati. I numeri sono molto bassi, non c’è allarmismo e la nuova variante non sembra creare particolari problemi, almeno nei soggetti sani e giovani. Gli attenzionati sono sempre i fragili e gli anziani da proteggere anche in questa nuova ondata.

Per questo motivo ancora qualche settimana e arriveranno in Italia i nuovi vaccini aggiornati anche contro l’ultima variante Eris. Vediamo chi dovrà farli.

Nuovi vaccini aggiornati in arrivo in Italia: chi dovrà farli

Il ceppo virale del covid-19 è completamente cambiato e i vecchi vaccini non sembrano essere più efficaci contro le nuove varianti. Per questo sia Pfizer che Moderna hanno annunciato di aver creato un nuovo vaccino che promettono sia efficace anche contro le ultime varianti, Eris compresa. Il via libera da parte dell’Ema è arrivato prima per quello prodotto da Pfizer e nei giorni scorsi anche Moderna ha ricevuto l’ok alla commercializzazione. Moderna ha dichiarato che i primi dati di uno studio hanno dimostrato che il suo vaccino aggiornato è efficace contro le sottovarianti, come la Eris. Stessa cosa ha fatto Pfizer. Entro 15 giorni, quindi per i primi di ottobre, i vaccini aggiornati arriveranno anche in Italia e saranno pronti per essere somministrati alla popolazione. Ma chi dovrà sottoporsi al vaccino?

A quanto pare la scelta del ministero della Salute sembra tendere verso una soluzione volontaria consigliandola fortemente ai pazienti fragili. Un po’ di confusione però si è fatta sul vaccino gratis per tutti o solo per i fragili. A chiarire la faccenda è stato il ministro della Salute Orazio Schillaci che ospite da Bruno Vespa a Porta a Porta ha dichiarato: "Il vaccino anti-Covid aggiornato verrà offerto gratuitamente a tutti i cittadini che vogliano sottoporsi alla somministrazione". Quindi non solo pazienti fragili ma vaccino gratis per tutti.

Assenza di obbligatorietà ma il ministero ha diramato una circolare dove raccomanda a vaccinarsi:

  • persone di età pari o superiore a 60 anni;
  • ospiti delle strutture per lungodegenti;
  • donne che si trovano in qualsiasi trimestre della gravidanza o nel periodo postpartum, comprese le donne in allattamento;
  • operatori sanitari e sociosanitari addetti all’assistenza negli ospedali, nel territorio e nelle strutture di lungodegenza, e studenti di medicina, delle professioni sanitarie che effettuano tirocini in strutture assistenziali e tutto il personale sanitario e sociosanitario in formazione;
  • persone dai 6 mesi ai 59 anni di età compresi, con elevata fragilità, in quanto affette da patologie o con condizioni che aumentano il rischio di Covid grave.

Il ministero ha chiarito anche che la nuova dose di vaccino va fatta a distanza di 3 mesi dall’ultima dose a prescindere dal numero di richiami già effettuati.

C’è poi il problema delle dosi vecchie inutilizzate. Si parla di almeno 15 milioni di dosi che si trovano in Italia e che ormai non servono più. L’ipotesi è cederle ai paesi dove mancano.

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