Va in vacanza in questo Paese, ora deve pagare €135.000 di bolletta telefonica

Ilena D’Errico

22 Aprile 2024 - 20:38

condividi

Quest’uomo si è trovato una bolletta telefonica da 135.000 euro dopo essere stato in vacanza, scopriamo perché e a cosa bisogna fare attenzione.

Va in vacanza in questo Paese, ora deve pagare €135.000 di bolletta telefonica

La bolletta telefonica può essere una sorpresa spiacevole per chiunque, complici anche una serie di costi a cui gli utenti non fanno molta attenzione, ma mai quanto lo è stata per un uomo che si è visto un addebito da 135.000 euro di ritorno dalla vacanza. Si tratta di un cittadino americano che dopo una vacanza in Svizzera ha ricevuto questa fattura esorbitante per l’internet usato in Europa, ma la questione riguarda potenzialmente chiunque. Ecco cosa è successo e a cosa fare attenzione.

Dopo la vacanza si trova da pagare 135.000 euro di bolletta telefonica, cosa è successo

Come anticipato questa curiosa vicenda (che fortunatamente ha avuto un esito molto meno drammatico del previsto) vede coinvolto un cittadino statunitense, in particolare della Florida, che è andato in vacanza insieme alla moglie in Svizzera, peraltro il suo paese d’origine.

Una volta rientrato a casa ha ricevuto la fattura della bolletta telefonica con una cifra da capogiro, inizialmente letta male dall’utente e interpretata come la più ragionevole somma di 143 dollari. Salvo poi leggere meglio e scoprire il costo di ben 143.000 dollari, per l’appunto quasi 135.000 euro. In apparenza un errore, dato che il costo era specificato riferirsi alla connessione internet utilizzata all’estero corrispondente ad appena 9,5 gigabyte di dati in roaming.

La compagnia telefonica ha escluso però errori e similari, comunicando al cliente che la sua tariffa non prevedeva il roaming internazionale, che quindi era stato calcolato con questi costi particolarmente elevati. Potrebbe sembrare una spiegazione convincente, peccato che non solo l’utente, solito viaggiare, e non aveva mai sperimentato nulla di simile, ma aveva anche contattato preventivamente la compagnia per accertarsi di non dover sopportare costi aggiuntivi per la destinazione scelta.

Secondo le dichiarazioni dell’uomo, l’operatore gli avrebbe assicurato che la sua offerta telefonica “copriva tutto”. Versione che di fatto è stata poi appurata in sede giudiziale, dato che l’utente è ricorso a un avvocato per contestare la bolletta - oltre a denunciare pubblicamente l’accaduto - riuscendo a ottenere lo storno. La compagnia si è quindi scusata per quanto successo, promettendo maggiori controlli per evitare incidenti simili.

Nonostante ciò, non tutti potrebbero avere la stessa fortuna, che peraltro non è così rosea come sembra. Prima che la bolletta fosse corretta, infatti, l’utente ha comunque dovuto aspettare del tempo, anticipare le spese legali e molto probabilmente sopportare dei disagi per l’utilizzo o il cambio della rete cellulare. Senza pensare che c’è chi ha l’addebito predisposto sul conto corrente, per cui errori di questo tipo si fanno ancora più pesanti.

Oltre a ciò, comunque, non è così facile ottenere l’annullamento della bolletta. Il protagonista di questa vicenda ci è riuscito semplicemente perché era stato molto prudente nel consultare preventivamente un operatore, dunque o quest’ultimo ha mentito (senza dubbio involontariamente) o il calcolo della bolletta non ha tenuto conto delle condizioni contrattuali corrette del cliente.

A quali paesi fare attenzione per evitare costi inaspettati

Non sappiamo esattamente dove sia stato l’errore della compagnia, ma senza dubbio c’è stato e ha escluso la responsabilità dell’utente. Al di fuori di questi casi particolari, tuttavia, non si può sperare in un annullamento della bolletta né tantomeno in uno sconto. Il problema è che molti tendono a sottovalutare questo problema prima di viaggiare e non leggono con attenzione il contratto (e le eventuali successive variazioni accettate).

Amplifica il rischio il fatto che all’interno dell’Unione europea non siano previsti costi aggiuntivi per il roaming e si può quindi utilizzare i dati mobili allo stesso costo applicato in Italia. A seconda del proprio contratto, però, esiste un limite massimo di gigabyte oltre il quale si applica un costo (variabile a seconda delle condizioni dell’accordo) a consumo.

Le chiamate internazionali, peraltro, non rientrano nell’accordo sul roaming gratuito nell’Unione europea. Senza dimenticare che l’accordo non include i paesi fuori dell’Unione europea, nemmeno quelli che si trovano geograficamente in Europa e molto vicini a noi come la Svizzera. Viaggiare verso queste destinazioni si può fare, ma bisogna informarsi attentamente sui costi e adottare le precauzioni necessarie (non utilizzare i dati o imporre un limite, aggiungere un’opzione dedicata, sottoscrivere una nuova offerta apposita).

Attenzione, però, che sarà possibile sostenere eguali costi nell’Unione europea soltanto a condizione di trascorrere effettivamente più tempo in Italia che negli altri paesi, in quanto la maggior parte delle compagnie include nel contratto dell’offerta telefonica una clausola di “fair use” (utilizzo corretto).

Iscriviti a Money.it