Università della terza età: cosa sono, come funzionano e quando iscriversi

Ilena D’Errico

10 Settembre 2023 - 23:19

Cosa sono le Università della terza età, a chi sono rivolte, come funzionano, a cosa servono e quali sono i tempi e le procedure per iscriversi.

Università della terza età: cosa sono, come funzionano e quando iscriversi

Le Università della terza età, conosciute anche come Unitre oppure università popolari, sono atenei dedicati a tutti coloro che, pur avendo superato la giovane età, desiderano continuare a studiare oppure ricominciare da zero. Si pensi a chi non ha avuto la possibilità di studiare e ora vuole mettersi in gioco, coltivare una passione o - perché no – cambiare la propria vita con un diverso percorso lavorativo.

Non sono pochi gli iscritti che, a causa di cambiamenti delle condizioni economiche (come l’improvvisa disoccupazione o i fallimenti delle attività) hanno dovuto reinventarsi. Le Unitre, però, mostrano anche l’altro lato della medaglia: studenti che ormai in pensione hanno tempo e stabilità economica per dedicarsi totalmente ai propri interessi. Ecco cosa c’è da sapere.

Cosa sono le Università della terza età

Come già detto e si evince dal nome, le Università della terza età sono dedicate alle persone più adulte; tuttavia, senza che vi siano limiti di età. In media gli studenti che si iscrivono alle Unitre hanno più di 50 anni, con una media di circa 60, ma non è più prevista un’età minima e tanto meno ve ne è una massima.

Lo scopo di questi atenei è consentire anche a chi è più avanti con l’età di formarsi e coltivare le proprie passioni, considerando che con il passare degli anni può essere complicato (ma assolutamente non impossibile) entrare in un’Università tradizionale. Allo stesso tempo, le Università della terza età sono dedicate in modo specifico a chi vuole studiare ma non prettamente per spendere il titolo di studio in qualche modo.

Si precisa, infatti, che al termine dei corsi le Università della terza età rilasciano un attestato di frequentazione e superamento che non è riconosciuto come laurea, anche se può essere comunque spendibile nel mondo per lavoro per le competenze e le conoscenze acquisite.

Oltretutto, tutti i patentini e brevetti acquisiti con la frequentazione delle Unitre sono validi legalmente a tutti gli effetti, ad esempio la patente informatica europea.

Università della terza età, come funzionano e a cosa servono

Il funzionamento delle Università della terza età è molto simile agli atenei tradizionali e permette di scegliere tra un’offerta formativa piuttosto variegata. Le Unitre presenti sul territorio, infatti, offrono corsi ispirati a quelli tradizionali, da quelle umanistici come lettere e filosofia a quelle scientifici come matematica ed economia, senza dimenticare i percorsi più moderni come informatica e comunicazioni.

I corsi sono tenuti da professori laureati o professionisti esperti, a seconda del campo, e al loro termine gli studenti dovranno sottoporsi all’esame, proprio come le Università convenzionali. Le lezioni possono essere frequentate in aula, però senza alcun obbligo di frequenza, e molto spesso anche in modalità telematica.

Dato che l’attestato finale non è una laurea vera e propria, peraltro, molti corsi sono aperti anche a chi non ha il diploma di scuola superiore.

Come e quando iscriversi all’Università della terza età

Per iscriversi all’Università della terza età è necessario partire con un buon anticipo, considerando che molto spesso è necessario completare l’iscrizione circa 1 anno prima dell’inizio dei corsi. Le regole specifiche, così come le modalità di iscrizione, variano da ateneo ad ateneo, ma di norma è tutto ben spiegato nei portali web ufficiali.

Per l’iscrizione è necessario compilare la domanda apposita, rilasciata dalla segreteria dell’Unitre o scaricata dal sito web, e allegare:

  • La copia di un documento di riconoscimento valido;
  • la copia della tessera sanitaria;
  • la copia del diploma, se richiesta;
  • le fototessere, di solito in 3 copie.

Per completare l’iscrizione è poi necessario pagare la quota richiesta dall’Università che ovviamente varia a seconda dell’Unitre scelta e della città, anche se di solito si tratta di cifre piuttosto contenute.

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