UniCredit e l’OPS infinita. Orcel cambia idea, la reazione di Banco BPM e la frase sulla Lega

Laura Naka Antonelli

05/06/2025

Le reazioni dell’AD e del presidente di BPM alla decisione di UniCredit di rinunciare alla richiesta di sospensiva del golden power. Intanto arriva il sì dell’UE.

UniCredit e l’OPS infinita. Orcel cambia idea, la reazione di Banco BPM e la frase sulla Lega

UniCredit spariglia di nuovo le carte sul tavolo, lasciando (di nuovo) di stucco la preda Banco BPM, Piazza Affari e gli investitori, che tornano a chiedersi quali saranno le prossime mosse del Ronaldo dei banchieri Andrea Orcel.

Nella giornata di ieri, la banca italiana guidata dal CEO Orcel, ha deciso di rinunciare in udienza al TAR alla richiesta di sospensiva sul golden power, con cui aveva fatto ricorso contro il provvedimento del governo dello scorso 18 aprile.

UniCredit apre al dialogo con governo Meloni su OPS Banco BPM, occhio alle azioni a Piazza Affari

In questo modo, UniCredit ha aperto al dialogo con il governo Meloni che tuttavia, almeno in apparenza, non sembra affatto propenso ad alleggerire le severe prescrizioni che ha imposto alla banca, che includono l’addio definitivo alla Russia e l’obbligo di congelare gli investimenti in BTP.

Per ora, di ufficiale c’è che il TAR comunque si esprimerà il prossimo 9 luglio nel merito dell’OPS lanciata lo scorso 25 novembre da Piazza Gae Aulenti, per conquistare Piazza Meda: OPS che è stata tra l’altro sospesa di recente dalla Consob, per consentire agli azionisti di avere un quadro dell’operazione più chiaro.

Quest’ultima mossa di Orcel, che prima ha fatto ricorso contro il golden power del governo Meloni al TAR del Lazio, e poi ha ritirato la richiesta di sospensiva, rende tuttavia il quadro non più chiaro, ma più nebuloso.

Detto questo, le azioni di UniCredit e Banco BPM si rafforzano ulteriormente sull’indice Ftse Mib di Piazza Affari snobbando insieme ai titoli di altre banche italiane l’arrivo, praticamente certo, dell’ottavo taglio dei tassi della BCE di Christine Lagarde.

OPS UniCredit riceve ok UE, mentre Castagna rivela l’altra impugnazione

Per UniCredit la buona notizia è che l’OPS sul Banco è stata promossa almeno dalle autorità europee visto che, nella serata di ieri, si è appreso che la Commissione UE ha deciso di non aprire una indagine approfondita sulla operazione e, dunque, di autorizzarla, ai sensi del Regolamento sulle sovvenzioni estere.

Dal canto suo, il CEO di Banco BPM Giuseppe Castagna ha reso noto che, pur ritirando la richiesta di sospensiva del provvedimento del golden power del governo italiano, UniCredit ha chiesto al TAR l’annullamento della lettera di precisazioni arrivata dal MEF.

Così Castagna, nel riassumere le ultime mosse di Orcel: “Abbiamo letto che Unicredit ha ritirato la richiesta di misure cautelari davanti al TAR per consentire un dialogo costruttivo con il MEF ”. Detto questo, “ci risulta, invece, che proprio ieri sera (l’altro ieri sera, per chi legge), l’offerente (UniCredit) ha richiesto al TAR l’annullamento della lettera di precisazioni del ministero ”.

Castagna (Banco BPM), verso “record dell’OPS più lunga della storia”

Dunque, ancora una volta” - ha lamentato l’amministratore delegato di Banco BPM - “ confusione e incertezza che penalizzano i nostri azionisti e il mercato , tutto questo da oltre 6 mesi...”. Una OPS, di fatto, che dura da troppo tempo, ha fatto notare Castagna, numeri alla mano. E una OPS, ha continuato il banchiere stando a quanto riportato dall’agenzia di stampa Askanews, che è “ particolarmente lesiva dei nostri azionisti, della banca e dei clienti ”.

Questo ulteriore rinvio di un mese di questa OPS che oggi (ieri per chi legge) compie 190 giorni, una delle più lunghe in assoluto, se dovessimo arrivare ai 240 giorni avremmo anche questo record dell’OPS più lunga della storia senza che ci sia un motivo per prolungarla, perchè di tutti gli argomenti tirati fuori nessuno di questi è una novità”, ha continuato il CEO del Banco.

Parole confermate dal presidente di Banco BPM Massimo Tononi che oggi, nel corso di una intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica, si è così espresso:

Si conferma la costante incertezza che caratterizza questa OPS. Prima si chiede di sospendere un decreto, poi vi si rinuncia, dicendo che lo si fa per consentire un dialogo costruttivo col Tesoro. A fronte di tali intenzioni, ci risulta invece che sia stata impugnata, da UniCredit, anche la lettera di chiarimenti del Tesoro. La mancata chiarezza penalizza gli azionisti e il mercato in generale. Ma attendiamo il TAR”.

Banco BPM vicino alla Lega? La smentita del presidente Massimo Tononi

In evidenza anche la replica di Tononi a cui ha identificato in Banco BPM una banca vicina alla Lega di Matteo Salvini (che fin da subito ha attaccato UniCredit per avere messo nel mirino Piazza Meda). Una “ supposizione del tutto infondata ”, ha spiegato il presidente, ricordando che la banca è “privata con soci privati, e non ha rapporti particolari con questa o quella forza politica ”.

Certo, “essendo banca sistemica, è comprensibile che qualche esponente politico manifesti opinioni o timori sulle potenziali ricadute dell’OPS. Ma ipotizzare affiliazioni politiche è del tutto fuori luogo”.

E sull’annosa questione del prezzo offerto da UniCredit, il presidente di BAMI ha ribadito che Piazza Gae Aulenti “ non riconosce un premio adeguato, e non lo hai mai fatto ”, aggiungendo che, “all’annuncio il premio era solo lo 0,5%, e da allora il nostro titolo ha trattato sempre a premio, tuttora al 7-8%: anche il mercato lo dice”.

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