I turisti italiani costretti a pagare una multa di €6.000 al Regno Unito a causa di una nuova modifica legislativa

Ilena D’Errico

9 Giugno 2025 - 20:36

Attenzione se si viaggia nel Regno Unito, fino a 6.000 euro di multa per gli italiani (e non solo). Ecco cosa sta succedendo.

I turisti italiani costretti a pagare una multa di €6.000 al Regno Unito a causa di una nuova modifica legislativa

Tra vacanze, studio e lavoro il Regno Unito continua a essere una delle mete preferite dai viaggiatori. Di certo, a nessuno di questi fa farebbe piacere restare sorpresi da una multa salata al proprio arrivo. Ecco perché è importante aggiornarsi adeguatamente prima di partire. A causa di una nuova modifica legislativa, alcuni turisti italiani sono stati costretti a pagare una multa di quasi 6.000 euro, come d’altronde molti inglesi di ritorno dal Belpaese. Ovviamente, non si tratta di una discriminazione nei confronti dell’Italia. Il Regno Unito sta semplicemente adottando le misure che ritiene necessarie per tutelare la propria economia nazionale. Preoccupa infatti il contagio di afta epizootica, che ha registrato alcuni casi nel territorio europeo, e le conseguenze devastanti per il settore zootecnico. Ecco tutti i dettagli.

Multa fino a 6.000 euro agli italiani nel Regno Unito

Non solo gli italiani rischiano multe salatissime, ma tutti gli europei e più in generale tutti coloro che arrivano nel Regno Unito dall’Europa. In particolare, è severamente vietato portare con sé i seguenti articoli:

  • carne (cruda o cotta) di bovino, suino, ovino;
  • prodotti a base di carne processata (salumi e similari);
  • prodotti lattiero caseari (latte, formaggi, yogurt, indipendentemente dal metodo di lavorazione);
  • prodotti contenenti gli alimenti sopraindicati.

È bene sapere che il divieto si applica indistintamente a tutti questi articoli, quindi non importa che si tratti di panini fatti in casa, prodotti confezionati o duty-free acquistati direttamente in aeroporto. Sono esclusi da questa casistica il latte in polvere per neonati e le prescrizioni mediche, purché rispettando i regolamenti di riferimento e in ogni caso le corrette modalità di trasporto in base al tipo di viaggio. Chi verrà sorpreso con questi generali alimentari rischia una multa fino a 5.000 sterline, poco meno di 6.000 euro. Secondo quanto si apprende nelle comunicazioni ufficiali del Regno Unito la sanzione pecuniaria è limitata ai casi più gravi, ma non sappiamo come avverrà la valutazione.

Presumibilmente, sarà erogata la sanzione in caso di quantità particolarmente ingenti o comportamenti scorretti, come il tentativo di eludere i controlli. Tutto ciò riguarda esclusivamente le misure di prevenzione emanate dal governo londinese per scongiurare l’epidemia di afta epizootica. Continuano perciò a valere le regole ordinarie per il trasporto di altri generi alimentari e bevande, come le sanzioni per il trasporto di articoli non consentiti o, ipotesi ancora più grave, per il tentativo di commerciare i prodotti vietati illegalmente. Se anche non si riceve la multa (e indipendentemente dalla stessa) i generi alimentari vietati saranno sequestrati e distrutti. Così le autorità vogliono evitare l’ingresso nel Paese di formaggi e carni infette.

Carni e formaggi infetti dall’Europa?

Il governo del Regno Unito ha bloccato l’importazione di carni e prodotti caseari dall’Unione europea in seguito all’aumento dei casi di afta epizootica nel territorio. La situazione non è drammatica al momento, ma Londra ha preferito la strada della prevenzione, soprattutto perché è reduce dalla dannosa epidemia del 2001. In quel caso, per via della diffusione dell’afta epizootica - circa 2.000 casi - sono stati abbattuti oltre 6 milioni di animali, tra ovini, bovini e suini. L’afta epizootica è infatti una malattia virale che colpisce questi animali che causa loro gravi sofferenze, oltre a una minore produzione.

Pur non essendo nociva per l’uomo questa malattia ha conseguenze devastanti, con danni economici non indifferenti, soprattutto perché la diffusione del virus (solo tra animali) è molto rapida e difficile da contenere. Nonostante ciò, l’Ue sta avendo un controllo sufficientemente buono. Nel corso dell’anno ci sono stati dei casi circoscritti in Germania e più di recente in Ungheria, ma non sembra che la diffusione si stia propagando in modo preoccupante. Al momento il virus sta avendo effetti importanti solo in Slovacchia, dove sono già stati abbattuti più di 6.000 animali. Nel frattempo, Londra preferisce prevenire, vietando l’ingresso di carni e formaggi dall’Ue.

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