Treni alta velocità, arriva un terzo operatore che sfida Trenitalia e Italo

Laura Pellegrini

26 Novembre 2025 - 12:37

La concorrenza a Trenitalia fa abbassare i prezzi dei biglietti: dopo Italo arriva un terzo operatore francese. Il debutto è previsto per il 2027.

Treni alta velocità, arriva un terzo operatore che sfida Trenitalia e Italo

L’Italia diventerà il primo Paese europeo con tre operatori dell’Alta Velocità in competizione. Dopo circa un decennio caratterizzato dal duopolio Trenitalia-Italo, dal 2027 arriva un terzo operatore francese: Sncf Voyages Italia si affiancherà ai due player attuali per offrire un servizio più efficace, migliorare la concorrenza e la fruibilità delle tratte strategiche.

Secondo l’Ad di Sncf Voyages Italia, tutta la filiera potrebbe trarre benefici economici e ambientali da questo nuovo ingresso che garantirà 12 nuovi treni da 661 posti l’uno che entrerebbero in servizio a regime.

Il risparmio energetico è stimato attorno al 30%, mentre i passeggeri potranno godere di riduzioni sui prezzi dei biglietti fino al 7%, oltre corse più frequenti e collegamenti più veloci per le tratte principali.

Alta Velocità, arriva il terzo operatore: Sncf Voyages Italia

Sncf Voyages Italia si propone come terzo operatore dell’Alta Velocità in Italia: a partire dal 2027 - secondo le ipotesi - gli italiani potranno scegliere se viaggiare con Trenitalia, Italo o con il nuovo player francese. I benefici riguarderebbero non solo maggiore competizione tra gli operatori, ma anche tratte più efficienti e una riduzione dei costi per gli spostamenti con il treno. Potrebbe riaccendersi anche la competizione con il trasporto aereo e su gomme.

Secondo le prime ipotesi, l’ingresso del nuovo operatore ferroviario avverrà per gradi: in una prima fase saranno previsti nove collegamenti ad alta velocità giornalieri e andata/ritorno, tra Torino e Napoli, e quattro tra Torino e Venezia.

I treni a disposizione saranno 21, probabilmente double deck a grande capienza, con l’obiettivo, una volta a regime, di trasportare 10 milioni di passeggeri all’anno, ovvero il 15% del volume totale.

Ora la palla passa a RFI che dovrà valutare una riorganizzazione delle tracce orarie e un miglioramento delle infrastrutture, soprattutto nel Sud Italia.

Terzo operatore alta velocità: i benefici economici per i cittadini

Secondo un recente studio condotto dagli esperti dell’Università Bocconi su richiesta Sncf, l’ingresso di un terzo player ferroviario in Italia porterebbe numerosi benefici economici e ambientali.

Lo studio GREEN - Centro di Ricerca sulla geografia, le risorse naturali, l’energia, l’ambiente e le reti dell’Università Bocconi, presentato da Oliviero Baccelli, responsabile area trasporti del centro di ricerca GREEN dell’università milanese e da Caroline Chabrol, direttrice generale di SNCF Voyages Italia, ricorda che il quadro normativo italiano non garantisce «condizioni eque di accesso alla rete» e «i criteri attuali di assegnazione delle tracce orarie risultano penalizzanti per i nuovi operatori».

Nonostante questo, con l’ingresso di Sncf Voyage Italia si potrebbero registrare benefici per l’Italia pari a 482 milioni l’anno, così suddivisi:

  • 19% costituito da benefici ambientali;
  • 41% dalla riduzione dei tempi di viaggio per i passeggeri che hanno scelto i servizi di SVI in alternativa a soluzioni di trasporto più lente;
  • 40% dalla riduzione del 7% dei costi medi dei biglietti derivante dall’ingresso del nuovo operatore.

I nuovi collegamenti messi a disposizione dei cittadini sulle tratte più percorse e affollate spingerebbero sempre più persone a scegliere l’Alta Velocità per i loro spostamenti al posto di altri mezzi più inquinanti, con un ritorno di circa 91 milioni di euro l’anno.

Al contempo, l’efficienza e la rapidità di questi nuovi treni, capaci di portare a destinazione in tempi brevissimi, porterebbe benefici stimati in 200 milioni di euro. La maggiore concorrenza ferroviaria, infine, provocherebbe «una riduzione media del prezzo del biglietto del 7% e con benefici stimati in 191 milioni di euro all’anno», spiegano gli esperti.

E a livello ambientale?

Anche a livello ambientale i benefici dell’ingresso di un terzo player ferroviario sarebbero notevoli, a partire dalla riduzione de traffico aereo e automobilistico. L’auto e l’aereo, spiegano gli esperti, genera un costo ambientale per la collettività «rispettivamente pari a 18 e 26 volte superiore» a quello dell’Alta Velocità di SNCF.

Garantire collegamenti efficienti e veloci tra le principali città italiane spingerebbe i cittadini a scegliere il treno come mezzo di trasporto prediletto, con l’ipotesi di un indotto in crescita.

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