Nonostante la tregua fiscale imposta nel mese di agosto, è possibile ricevere regolarmente delle notifiche nei prossimi giorni, ecco quali atti possono essere notificati e perché.
Dal 1° agosto al 1 settembre è in vigore la tregua fiscale: l’Agenzia delle Entrate non può notificare provvedimenti, ma può capitare di ricevere ugualmente degli avvisi, ecco perché.
La tregua fiscale è una sospensione temporanea di determinati obblighi e comunicazioni fiscali durante il mese di agosto. Non si tratta di un blocco totale, ma di una pausa programmata e regolamentata che si applica a tre aree distinte:
- adempimenti e versamenti fiscali;
- invio di comunicazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate;
- termini di pagamento per somme dovute a seguito di controlli.
Occorre però ricordare che per i pagamenti il termine di sospensione è al 20 agosto. Si rimanda alle scadenze fiscali di agosto per verificare tutti gli adempimenti comunque previsti.
Vediamo quali sono gli adempimenti sospesi con la tregua fiscale di agosto e in quali casi si può comunque ricevere una notifica degli atti.
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Tregua fiscale: gli adempimenti sospesi ad agosto
La tregua fiscale di agosto riguarda solo i versamenti delle imposte? Quali attività restano sospese?
Non solo pagamenti, perché il decreto Adempimenti ha fissato un’ulteriore tregua. Sono sospese in particolare:
- gli avvisi bonari derivanti da controlli automatizzati;
- gli avvisi di liquidazione per redditi a tassazione separata;
- le richieste di documentazione da parte del Fisco.
Nonostante questo, è possibile ricevere degli avvisi, ecco quando.
Tregua fiscale, per quali atti non è valida
In primo luogo se l’attività è stata espletata negli ultimi giorni di luglio, è possibile che l’avviso sia notificato nei primi giorni di agosto. Ad esempio, l’ultima settimana di luglio è stato reso noto che sono in arrivo lettere di compliance relative ad anomalie riscontrate nella dichiarazione Iva.
A comunicare tale invio è stata proprio l’Agenzia delle Entrate, ne consegue che in questi giorni i titolari di partita Iva potrebbero ricevere una notifica sebbene sia in vigore la tregua fiscale.
Per ogni altra notifica inviata negli ultimi giorni di luglio, la stessa potrebbe essere eseguita proprio in questi giorni.
Questo non è l’unico caso, infatti, la stessa normativa che prevede la tregua fiscale nel mese di agosto, prevede anche che in casi di urgenza si può comunque procedere. Ma quali sono i casi di urgenza? A delimitare il campo è la stessa Agenzia delle Entrate:
- scadenza imminente dei termini di prescrizione;
- procedimenti che presentano profili penali o situazioni a rischio.
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