Togliere il contacalorie dal termosifone per risparmiare sulla bolletta: cosa si rischia?

Giorgia Bonamoneta

18 Gennaio 2023 - 00:03

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Nei condomini con riscaldamento centralizzato è obbligatorio l’uso del contacalorie. Ecco cosa rischia chi lo toglie o danneggia.

Togliere il contacalorie dal termosifone per risparmiare sulla bolletta: cosa si rischia?

I furbetti del riscaldamento centralizzato potrebbero rischiare una condanna per reato di furto. Togliere il contacalorie dai termosifoni per tentare di risparmiare è un comportamento scorretto e con delle conseguenze.

Per i condomini con riscaldamento centralizzato è obbligatorio installare il “contabilizzatore di calore” (più comunemente i contacalorie) sul termosifone. Questo misura il consumo reale del calorifero e permette di pagare il giusto prezzo, a differenza del consumo basato sui metri quadri. Alla base del meccanismo dello strumento vi è l’impossibilità di modificare o controllare il periodo di accensione, ma i furbetti potrebbero danneggiarlo o rimuoverlo. Non senza conseguenze.

Questo, secondo l’avvocato penalista Marcello Bana, comporterebbe infatti un addebito della quota per ripagare l’extra consumo o, qualora non fosse possibile, si rischia anche il reato di furto previsto dall’art. 624 del Codice penale.

Ecco cosa si rischia davvero a togliere il contacalorie del termosifone.

Attenzione furbetti, rimuovere il contacalorie può costare caro

Chi decide di rimuovere o manomettere il contacalorie va incontro a una sanzione. Secondo l’avvocato penalista Marcello Bana ci sono tutti i presupposti per il “reato di furto”. Questo perché non sempre si può procedere con l’addebito della quota del reale consumo e si finisce nel penale. Il reato di furto, previsto l’art. 624 del Codice penale, sanziona con la reclusione da 6 mesi a 3 anni e la multa da 164 a 516 euro. Nello specifico il reato di furto è quello che riguarda l’impossessarsi di beni altrui al fine di trarne profitto e il contacalorie rientra tra questi, perché permette di “risparmiare” a discapito degli altri abitanti del condominio.

Inoltre è prevista un’aggravante. In caso di danneggiamento dell’oggetto si prevede un’aggravante che comporta un aumento di pena da 2 a 6 anni e un aumento della multa da 927 a 1500 euro.

A denunciare il furto può essere il condominio, la persona incaricata della lettura del contacalorie dal condominio o l’amministratore del condominio qualora ci fosse. Il reato è perseguibile d’ufficio e sarà quindi sufficiente soltanto una denuncia e il controllo dell’avvenuto reato.

Come funziona il contabilizzatore di calore?

Il nome tecnico del “contacalorie” del termosifone è contabilizzatore di calore. Si tratta di un piccolo dispositivo che si trova sul calorifero e ha lo scopo di registrera il reale consumo di questo. Il contacalorie è presente nei condomini in caso di un impianto centralizzato. Infatti è molto frequenti vedere uno di questi dispositivi sul termosifone di un appartamento in un condominio, ma solo se questo basa il proprio riscaldamento su un’unica centralina.

Se questo strumento viene meno, perché rimosso o danneggiato, si può andare incontro alle sanzioni sopra citate. Il dispositivo è infatti imposto dal decreto legislativo 102 del 2014 e grazie alle sonde interne deve poter registrare il calore. Questo misura mi il consumo dei termosifoni, calcolandone il reale consumo. Il controllo del contacalorie è compito dell’amministratore o di chi ha la responsabilità della lettura del contacalorie. Sono sempre queste figure che, in caso di furto, devono procedere alla denuncia.

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