Tesla, ricavi oltre le attese a $28,1 miliardi, ma utile in discesa

Ilena D’Errico

22 Ottobre 2025 - 23:33

Tesla batte le stime del mercato grazie alla divisione energia. Chiude il terzo trimestre 2025 con ricavi per 28,1 miliardi di dollari, ma IA e guida autonoma pesano sugli utili netti.

Tesla, ricavi oltre le attese a $28,1 miliardi, ma utile in discesa

Il terzo trimestre 2025 si chiude bene per Tesla, anche se i risultati sono contrastanti. L’azienda segna un record di liquidità e ricavi pari a 28,1 miliardi di dollari superano anche le stime degli analisti di un paio di milioni, ma gli utili calano sotto il peso dei costi per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale e i veicoli a guida autonoma. È piuttosto il settore energetico a rivelarsi la chiave vincente di questo periodo, ampiamente compensando il calo nell’automotive (dove però anche le consegne raggiungono cifre record). Nel complesso, questi risultati finanziari ci confermano che l’azienda si muove su giochi di equilibrio complessi. Mantenere la leadership tecnologica e le innovazioni senza abbattere i margini di profitto potrebbe rivelarsi più complicato nei mesi a venire. Tesla avrà tutto il tempo di raccogliere i risultati degli sforzi patiti ora, ma non sarà esente dai disagi dovuti alle tensioni commerciali e all’elevata competitività.

I ricavi crescono del 12%, ma calano gli utili

Tesla ha registrato il fatturato trimestrale più elevato di sempre con la cifra di 28,1 miliardi di dollari, in aumento del 12% su base annuale e superiore alle aspettative. Forte anche la generazione di cassa (con un free cash flow di 4 miliardi di dollari), ma l’utile per azione (Ets) è leggermente inferiore alle attese, a 0,50 dollari. In calo l’utile netto (Gaap), a 1,4 miliardi di dollari (-40% su base annua). Risultati peculiari che ben riflettono le circostanze contrastanti in cui si è mossa Tesla nel terzo trimestre dell’anno. Innanzitutto, c’è stato un vero e proprio record di consegne delle auto, arrivando quasi a 500.000 veicoli.

Tesla ha dovuto attingere alle scorte e comprimere i margini per massimizzare le opportunità di vendita con gli incentivi fiscali statunitensi, un aiuto che senza dubbio non si ripeterà nei trimestri successivi. Allo stesso tempo l’azienda ha dovuto far fronte a costi più elevati per la produzione, soprattutto a causa dei dazi di Trump, facendo diminuire i profitti operativi del 40% l’anno. Gli investimenti nel settore dell’intelligenza artificiale, dei robot e dei veicoli a guida autonoma, di cui Tesla vuole fare il proprio nuovo cavallo di battaglia, hanno giocato un ruolo fondamentale in questo trimestre, ma l’azienda è convinta di questa scommessa a lungo termine, a partire dai robotaxi.

Se Tesla riuscirà a superare gli ostacoli normativi e guadagnare la fiducia pubblica questo settore potrà effettivamente garantirle una crescita senza precedenti, ben più ampia di quanto visto sinora. Le tempistiche, però, non sembrano essere delle migliori visto che nonostante gli enormi progressi raggiunti c’è un grosso ritardo rispetto alle aspettative dell’azienda.

L’energia traina la crescita

Intanto, però, Tesla può contare sul business energetico. Anche in quest’ambito, il terzo trimestre del 2025 ha portato a nuove cifre record, con la distribuzione di 12,5 Gwh di energia nel Q3 2025 e quindi un aumento del 28% su base annua dello stoccaggio. I margini operativi hanno superato il 20%, consolidandosi come nuovo pilastro irrinunciabile nel futuro finanziario di Tesla. A trainare questo successo sono stati soprattutto i Megapack, che cavalcando l’onda dell’energia pulita sono andati incontro a un picco di domanda elevato e sicuramente non destinato a scendere presto. Si tratta comunque di un business secondario rispetto a quello delle auto, ma la sua rapida crescita ha avuto un impatto fondamentale per arrivare a questa trimestrale con tanto ottimismo.

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