Termosifoni accesi la notte, quando conviene e rischi

Giorgia Bonamoneta

04/12/2023

04/12/2023 - 20:13

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Dormire con i termosifoni accesi potrebbe essere rischioso per la propria salute. Ecco perché e i consigli per tenere le stanze al caldo senza consumare troppo in bolletta.

Termosifoni accesi la notte, quando conviene e rischi

Tenere accesi i termosifoni di notte può essere pericoloso per la qualità del sonno e per la salute. Anche se è un’informazione piuttosto nota, con l’arrivo del freddo sono in molti a subire il fascino dell’ambiente caldo e confortevole di notte.

Le abitudini, anche se nocive, sono dure a morire. Così una stanza troppo calda, che disturba il sonno e rende difficoltosa la respirazione, è spesso preferita a una temperatura più mite, garantita dal riscaldamento giornaliero della stanza.

Per questi e altri motivi, come di risparmio energetico e di consumi in bolletta, è bene conoscere quando conviene tenere accesi i termosifoni. La notte? Meglio evitare. Di seguito una guida su come evitare i rischi dei termosifoni accesi la notte, senza rinunciare a dormire in un ambiente confortevole.

Quanto tenere i termosifoni di notte?

Il freddo spinge a tenere i termosifoni accesi per più tempo rispetto a quanto necessario. L’orario in cui si accendono con più frequenza è proprio la sera, quando le temperature calano.

La notte però è consigliato non tenere accesi i termosifoni. In molte case non sono installati termosifoni capaci di regolare la temperatura automaticamente e per questo nelle stanze il calore potrebbe salire troppo. Infatti anche se fa molto freddo, una temperatura troppo alta in stanza comporta una serie di conseguenze sulla qualità del sonno e sulla salute. Per esempio un’eccessiva differenza tra la temperatura esterna e interna può abbassare le difese immunitarie e aumentare il rischio di raffreddori e bronchiti.

Il consiglio utile è di tenere i termosifoni accesi prima di andare a dormire, per poi mantenere una temperatura mite nella stanza da letto, che per questioni di salute (miglioramento della respirazione e qualità del sonno) dovrebbe sempre essere inferiore ai 20 gradi.

Quali sono i rischi di dormire con una temperatura troppo alta in stanza?

Il ministero della Salute e l’Organizzazione mondiale della sanità spiegano che avere una camera da letto troppo calda, oltre i 18°C, è rischioso per la salute; infatti la temperatura interna negli adulti varia durante le 24 ore e in particolare nelle ore di sonno. Durante la notte il corpo disperde il proprio calore, raffreddandosi fino alle prime ore del mattino, ma un ambiente troppo caldo impedisce tale dispersione e questo comporta una cattiva qualità del sonno in alcuni casi anche insonnia.

In particolar modo va posta attenzione alla temperatura nelle stanze dei più piccoli, come per i neonati dove la temperatura deve essere settata a un massimo di 20°C. In altre parole: una stanza troppo calda nella notte può far male. Anche se addormentarsi con una temperatura alta può sembrare confortevole, durante la notte c’è il rischio di una vampata di calore.

Come e quanto tenere accesi i termosifoni per risparmiare?

Non è nuovo il dubbio se tenere sempre termosifoni accesi o se accenderli solo quando fa freddo.

Una risparmio significativo è dato dall’utilizzo dei termosifoni solo in determinate condizioni, come quando calano le temperature. Questo può accadere anche più volte al giorno. I benefici sono i consumi ridotti , anche se con il rischio di spese “imprevedibili” in caso gli ambienti facciano fatica a riscaldarsi; ma d’altra parte c’è da tenere in considerazione il tempo di riscaldamento del termosifone e dell’ambiente, soprattutto se con capacità ridotta di trattenere il calore.

Proprio per questo, a seconda delle caratteristiche del proprio impianto, si può ragionare sul tenere accesi i termosifoni di notte a basse temperature o se risparmiare e tenerli accesi nelle ultime ore prima di andare a letto. Se i termosifoni mantengono il calore, si andrà a dormire in un ambiente confortevole, ma senza pesare sulle bollette o sulla propria salute come spiegato nel paragrafo precedente.

In conclusione, non esiste una risposta corretta e molto dipende dalla conformazione della casa e dall’efficienza del sistema di riscaldamento. In ogni caso la temperatura domestica non dovrebbe superare i 20°C, con l’eccezione della stanza da bagno che può essere settata intorno ai 21°C massimo.

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