Finita la stagione del superbonus, ora iniziano i controlli a tappeto dell’Agenzia delle Entrate. Chiunque ha fruito di detrazione, di sconto in fattura o di cessione del credito è a rischio.
Anche se l’incentivo del Superbonus è finito, il dossier che lo riguarda rimane aperto: ora ci saranno i controlli a tappeto dell’Agenzia delle Entrate che proseguiranno per anni. La fase dei controlli prende l’avvio ora, quando la misura esce di scena, e coinvolgerà i proprietari e i condomini che hanno usufruito dell’agevolazione.
Le verifiche già avviate hanno portato alla luce criticità che hanno evidenziato discrepanze sui costi, i materiali e la conformità delle opere. Si tratta di elementi che possono portare alla perdita del beneficio fiscale con la conseguenza della restituzione della detrazione già fruita.
Le criticità del superbonus
Le criticità che sono emerse riguardano gli stati di avanzamenti dei lavori, le asseverazioni tecniche, i costi e i materiali, oltre alla conformità delle opere. La responsabilità delle discrepanze, però, non ricade soltanto su tecnici e imprese, ma anche sui proprietari e sui condomini che hanno beneficiato delle detrazioni. Il rischio ora è che anche chi ha agito in buona fede potrebbe trovarsi nella difficile condizione di dover restituire quanto ottenuto con sconti in fattura, cessione del credito e detrazioni.
Il nodo più complicato da sciogliere è la mancanza di corrispondenza tra gli interventi dichiarati e quelli effettivamente realizzati. In molti casi, poi, si è verificata la perdita del beneficio fiscale per non aver rispettato la scadenza per il completamento dei lavori. Lavori non completati nei tempi previsti possono portare alla perdita dell’intero beneficio.
In ogni caso in cui emergesse un’irregolarità il Fisco può annullare il diritto alla detrazione e chiedere l’importo indebitamente percepito, maggiorato del 25% di sanzione.
Gli accertamenti dureranno a lungo
Va sottolineato che anche se i controlli iniziano adesso, l’Agenzia delle Entrate potrebbe chiedere la restituzione anche di detrazioni e benefici fruiti per lavori finiti da tempo. Migliaia di famiglie, ora, si trovano nella situazione assai spiacevole di non sapere quale potrebbe essere l’esito dei controlli: tutti coloro che hanno utilizzato il superbonus, quindi, si trovano nell’incertezza che un errore tecnico, un ritardo, una discrepanza o una frode possano determinare la restituzione del beneficio goduto.
La prima fase dei controlli ha riguardato chi ha concluso i lavori e non ha adeguato la rendita catastale degli immobili. I controlli che partono ora riguardano lo stato dei lavori per scovare chi non li ha completati: il cantiere non chiuso determina la perdita della detrazione. Per essere in regola, la fine dei lavori deve precedere la presentazione della dichiarazione dei redditi in cui si richiede il bonus.
I seguenti controlli riguarderanno l’effettivo salto di due classi energetiche: il superbonus riconosceva la detrazione solo se questa condizione era rispettata. Anche per lavori terminati, quindi, il mancato salto delle due classi energetiche determina la perdita del beneficio e il recupero di quanto già fruito.
Nel caso dei condomìni, invece, sono responsabili i singoli condòmini che hanno deliberato i lavori.
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