Superbonus 110% per le villette: le nuove regole in Legge di Bilancio 2022

Rosaria Imparato

24 Dicembre 2021 - 10:29

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Il superbonus 110% diventa più facile per le villette nel 2022, senza tetto ISEE e obbligo di CILA. Dal 2023, però, verrebbero escluse. Vediamo quali sono le nuove regole con la Legge di Bilancio.

Superbonus 110% per le villette: le nuove regole in Legge di Bilancio 2022

La Legge di Bilancio 2022 proroga il superbonus 110% fino al 2025 e diventa più facile fare i lavori per le villette: non c’è più il tetto ISEE, cancellato anche l’obbligo della CILA. Cambiano, quindi, le regole.

Il prossimo anno sarà abbastanza semplice accedere ai lavori di riqualificazione energetica e riduzione del rischio sismico, soprattutto perché tutti i limiti e i requisiti posti dalla prima versione della Legge di Bilancio non sono stati confermati.

L’effetto tagliola, comunque, è dietro l’angolo: dal 2023 il 110% è confermato solo per i condomini. Vediamo, in attesa dell’approvazione del testo della manovra (attesa tra Natale e capodanno) come funziona il nuovo superbonus.

Superbonus 110% per le villette: le nuove regole in Legge di Bilancio 2022

In generale la proroga del superbonus 110% è fino al 2025, ma dal 2022 in poi cambiano parametri di detrazione, limiti e requisiti. Meglio procedere con ordine, anche perché la normativa del superbonus è stata modificata, revisionata e ripresa circa 18 volte nell’ultimo anno e mezzo. E i cambiamenti di certo non finiranno qui, con la Legge di Bilancio 2022.

Inserire un tetto ISEE per l’accesso al superbonus 110% per le villette sarebbe stato un buon modo per tentare di arginare i tentativi di frode da un lato e dall’altro far fare i lavori in casa a tutta quella fascia di popolazione che senza incentivi statali non può permettersi di ristrutturare o mettere in sicurezza la propria abitazione. Ma una cosa positiva c’è stata: abbiamo visto tutti i partiti unirsi contro il nemico comune (il pericoloso limite ISEE) come da tempo non si vedeva nel panorama politico italiano. L’unione fa la forza e infatti non c’è più l’ostacolo della situazione economica del nucleo familiare.

Gli altri limiti caduti con l’ultima versione della Legge di Bilancio, ricordiamo ancora in attesa di approvazione, sono:

  • la CILAS, comunicazione di inizio lavori asseverata, non deve più essere presentata entro una determinata data;
  • non serve più la qualificazione dell’immobile come abitazione principale.

L’unica condizione è che entro il 30 giugno vengano effettuati almeno il 30% dei lavori, e così si potrà chiedere l’agevolazione al 110% per tutte le spese sostenute e documentate di tutto il 2022.

Superbonus 110% per le villette: escluse dal 2023

In base all’ultima versione della Legge di Bilancio emendata disponibile sul sito del Senato, il 2022 è l’ultimo anno in cui i proprietari di abitazioni unifamiliari (quindi, le villette) potranno chiedere l’accesso al superbonus 110%.

Dal 2023, quindi, le villette sono escluse dall’agevolazione. Preoccuparsi fin da ora, comunque, non porterebbe a nulla: molto probabilmente nella discussione della prossima Legge di Bilancio si troverà il modo di prorogare il superbonus per le villette di almeno un altro anno.

Stando alle ultime novità, dal 2023 il superbonus potrà essere richiesto solo dai condomini e dagli immobili da due a quattro unità, anche se posseduti da un unico proprietario.

Rimane la riduzione progressiva dell’agevolazione:

  • 110% nel 2022 e nel 2023;
  • 70% nel 2024;
  • 65% nel 2025.

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