Starbucks venduta ai cinesi, accordo storico vicino

Alessandro Nuzzo

13 Settembre 2025 - 09:44

Entro ottobre dieci potenziali acquirenti dovranno presentare la propria offerta per l’acquisto di una quota di maggioranza, ma solo in questo Paese.

Starbucks venduta ai cinesi, accordo storico vicino

Starbucks, la celebre catena multinazionale di caffè statunitense, si prepara a cedere le quote di maggioranza della propria divisione cinese. Ad annunciarlo sono state alcune fonti citate da Reuters. La Cina rappresenta il secondo mercato più grande per la catena di caffetterie, anche se negli ultimi anni ha registrato un forte calo: dal 34% del 2019, la quota di mercato è ora scesa al 14% a causa della crescente concorrenza dei rivali locali. Per fronteggiare queste difficoltà, l’azienda ha deciso di ridurre i prezzi di alcune bevande diverse dal caffè in Cina e di accelerare l’introduzione di nuovi prodotti sviluppati appositamente per il mercato locale. Nel trimestre concluso il 29 giugno, le vendite nei negozi comparabili in Cina sono aumentate del 2%, dopo essere rimaste stabili nel periodo precedente.

Lo scorso agosto Starbucks ha reso nota l’intenzione di cedere quote di maggioranza della divisione cinese, invitando dieci potenziali investitori a presentare un’offerta entro l’inizio di ottobre. Successivamente, valutate tutte le proposte, la multinazionale deciderà quale acquirente selezionare. Secondo indiscrezioni, tutti e 10 i soggetti coinvolti hanno presentato offerte intorno ai 5 miliardi di euro, cifra che rappresenta il valore attribuito all’operazione. Si tratta di una valutazione significativa, che dimostra come il mercato cinese, pur rallentato, rimanga un bacino di grande interesse strategico per gli investitori globali.

Starbucks venduta in Cina, i potenziali acquirenti

Tra le realtà interessate figurano le società di investimento Carlyle Group ed EQT, oltre alle cinesi HongShan Capital Group e Boyu Capital. È presente anche il fondo di private equity cinese Primavera Capital. Tutti stanno preparando le offerte definitive per acquisire una quota di maggioranza della divisione cinese di Starbucks Corp., un’operazione che potrebbe ridefinire gli equilibri del settore nel Paese asiatico.

Non è ancora chiara l’entità precisa della quota che verrà ceduta, ma si tratterà certamente di una partecipazione di maggioranza. Starbucks, tuttavia, ha dichiarato di voler mantenere comunque una quota significativa all’interno del business cinese, garantendo così una continuità di controllo e una presenza attiva sul mercato.

Il gruppo americano manterrà inoltre il controllo sull’impianto di torrefazione dei chicchi di caffè situato in Cina, principalmente per ragioni legate al controllo qualità e alla supervisione della filiera produttiva. Né Starbucks né i potenziali investitori hanno voluto rilasciare commenti in merito alle indiscrezioni sulla cessione della maggioranza della divisione cinese. Al momento si è ancora nella fase delle trattative, ma verosimilmente entro ottobre dovrebbero emergere sviluppi concreti e possibili annunci ufficiali.

Se in Cina la quota di mercato è diminuita negli ultimi anni a causa della concorrenza, i numeri registrati negli altri Paesi sono invece in crescita. Il mercato statunitense rimane il principale, con oltre 15.900 punti vendita attivi negli USA. Il fatturato globale di Starbucks nel primo semestre del 2025 è stato di 18,159 miliardi di dollari, mentre quello del trimestre precedente (fine 2024) si è attestato a 8,56 miliardi di dollari, registrando una contrazione rispetto alle stime iniziali, ma confermando comunque la solidità della compagnia a livello mondiale.

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