Sondaggi politici elettorali: il Movimento 5 Stelle sfonda anche il muro del 31% confermandosi come primo partito italiano, calano i bersaniani ma crescono Lega e Pd.
Sondaggi politici elettorali: il Movimento 5 Stelle continua a crescere superando nelle intenzioni di voto il 31%, ora solo la legge elettorale sembrerebbe separare i pentastellati dalla vittoria alle prossime elezioni.
Continuano a sorridere i sondaggi politici elettorali al Movimento 5 Stelle, che anche nell’indagine compiuta dall’istituto Index Research per il programma PiazzaPulita di LA7 viene indicato come il primo partito in Italia.
In leggera crescita secondo il sondaggio anche il Partito Democratico, la Lega Nord e Forza Italia, che per Index Research sarebbe davanti come percentuali al carroccio, dettaglio non da poco questo per stabilire a chi spetti la leadership nel centrodestra.
Negli ultimi sondaggi politici elettorali il Movimento 5 Stelle ha sempre aumentato di settimana in settimana il proprio numero di voti, ma questo non potrebbe bastare ai grillini per vincere le prossime elezioni. Tutto dipenderà infatti dal nuovo sistema di voto che il Parlamento dovrà a breve licenziare.
Sondaggi politici elettorali: vola il M5S
Anche questa settimana arriva puntuale il sondaggio politico elettorale realizzato da Index Research per PiazzaPulita, il talk politico di LA7 condotto da Corrado Formigli. Rispetto a sette giorni fa, non ci sono grossi scossoni ma solo conferme.
La prima è quella del Movimento 5 Stelle come primo partito del paese. I pentastellati guadagnano consensi ogni settimana che passa, tanto che già starebbero pensando ad un’eventuale squadra di governo.
Dopo il crollo dell’ultimo mese, continua anche la lenta risalita del Partito Democratico, anche se una forte scossa potrebbe arrivare solo al termine delle primarie in programma il prossimo 30 aprile.
Nel centrodestra segno positivo anche per Lega Nord e Forza Italia, mentre perde qualcosa Fratelli d’Italia: anche uniti, tutti e tre i partiti insieme al momento sarebbero dietro al Movimento 5 Stelle.
A sinistra le cose non andrebbero bene per il neonato Movimento Democratici Progressisti, che perderebbe consensi scendendo sotto la soglia del 4%. In calo anche il Campo Progressista di Giuliano Pisapia mentre verrebbe data in crescita Sinistra Italiana.
Vediamo allora l’esito del sondaggio politico elettorale realizzato dall’istituto Index Research, mettendo tra parentesi di fianco alle percentuali anche la variazione di consensi rispetto alla medesima indagine effettuata sette giorni prima.
- Movimento 5 Stelle 31,1% (+0,1%)
- Partito Democratico 25,5% (+0,1%)
- Forza Italia 12,6% (+0,1%)
- Lega Nord 12,4% (+0,1%)
- Fratelli d’Italia 4,9% (-0,1%)
- Movimento Democratici Progressisti 3,9% (-0,2%)
- Alternativa Popolare 2,7% (/)
- Sinistra Italiana 2,5% (+0,1%)
- Campo Progressista 0,8% (-0,1%)
Nonostante sia largamente il primo partito in Italia, il Movimento 5 Stelle al momento non avrebbe comunque i numeri necessari per governare. Decisiva in quest’ottica sarà la nuova legge elettorale che, si spera, a breve vedrà la luce.
La legge elettorale tra il M5S e il governo
Riuscirà il Movimento 5 Stelle a guidare il paese? Questa è la domanda che si pongono non solo gli italiani, ma anche gli esperti e i politici internazionali, che negli ultimi tempi hanno acceso i riflettori sui pentastellati.
L’attuale premio di maggioranza ipotizzato per il partito che riesca a raggiungere il 40% dei voti sembrerebbe togliere ogni speranza ai 5 Stelle. Anche se i grillini sono in continua crescita, una percentuale del genere appare fuori portata.
La legge elettorale però dovrà cambiare, con l’ipotesi di una abbassamento della soglia per il premio di maggioranza in ballo. Anche la sola diminuzione al 38% come paventato da più di un partito, darebbe al Movimento 5 Stelle molte chance in più di vittoria.
Difficile comunque che la maggioranza alla fine licenzi una legge elettorale che possa favorire il Movimento 5 Stelle. L’alternativa sarebbe quella di un sistema che con molta difficoltà potrebbe mai determinare un vincitore.
Il Partito Democratico che alla fine avrà l’ultima parola sul tema, si trova di fronte ad un bivio: spingere per una legge elettorale con un premio di maggioranza più accessibile coltivando anche proprie ambizioni di successo, oppure consegnare il paese alle larghe intese che scaturiscono inevitabili dopo un pareggio alle urne.
Aspettando di conoscere quale possa essere la nuova legge elettorale, il Movimento 5 Stelle non vuole farsi trovare impreparato all’eventualità di guidare il paese. Per il ruolo di candidato premier, negli ultimi giorni si era fatto il nome di Piercamillo Davigo, anche se alla fine il favorito numero uno rimane sempre Luigi Di Maio.
Il deputato grillino da tempo si sta muovendo in una serie di incontri anche internazionali al fine di accreditarsi come un potenziale affidabile Presidente del Consiglio. Oltre al lavoro di Di Maio, tutto il Movimento si sta adoperando per trovare già una ipotetica squadra di governo.
Non rimane che aspettare maggio, quando dopo lo svolgimento delle primarie Pd è stato calendarizzato l’approdo della legge elettorale in Parlamento. Solo dopo che sarà chiaro il sistema di voto, sapremo quante reali chance ha il Movimento 5 Stelle di poter governare il paese.
© RIPRODUZIONE RISERVATA