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Sondaggi politici elettorali: sono i 5 Stelle l’unico argine al centrodestra
martedì 23 gennaio 2018, di
Sondaggi politici elettorali: Forza Italia trascina un centrodestra che ormai è frenato soltanto dalla crescita del Movimento 5 Stelle, sempre in flessione invece il Partito Democratico che cede qualcosa a Liberi e Uguali.
Questo è il responso del consueto sondaggio politico elettorale relativo alle elezioni politiche del 4 marzo realizzato, come ogni settimana, dall’istituto EMG Acqua per conto del Tg La7 di Enrico Mentana.
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Sondaggi politici elettorali: situazione stabile
Ci sono meno scossoni rispetto alla scorsa settimana leggendo il sondaggio politico elettorale realizzato da EMG Acqua nel periodo a cavallo tra il 19 e il 21 gennaio. Vediamo allora nel dettaglio le percentuali attribuite alle liste in corsa e, tra parentesi, la variazione rispetto all’ultima indagine di sette giorni prima.
- Movimento 5 Stelle - 27% (+0,2%)
- Partito Democratico - 23,7% (-0,1%)
- Forza Italia - 16% (+0,3%)
- Lega Nord - 13,9% (+0,1%)
- Liberi e Uguali - 6,1% (+0,1%)
- Fratelli d’Italia - 5,1% (-0,4%)
- Noi con l’Italia - 2,7% (+0,1%)
- Lista Insieme - 1,6% (+0,1%)
- Più Europa - 1,4% (/)
- Civica Popolare - 1% (-0,1%%)
- SVP - 0,4% (/)
- Altri - 1,1% (-0,3%)
- Astenuti - 33,8% (-0,1%)
- Indecisi - 14,2% (-0,9%)
- Bianca - 2,4% (-0,1%)
Alla luce di queste percentuali, ecco come sarebbe la situazione considerando le coalizioni che dovrebbero presentarsi alle urne.
- Centrodestra - 37,7% (+0,1%)
- Centrosinistra - 28,1% (-0,1%)
- Movimento 5 Stelle - 27% (+0,2%)
- Liberi e Uguali - 6,1% (+0,1%)
Centrodestra sempre in un ottimo stato di salute anche se questa volta lo spostamento di voti secondo il sondaggio sarebbe soprattutto interno. Il calo di Fratelli d’Italia andrebbe a vantaggio di tutti gli altri partiti della coalizione e in particolar modo a Forza Italia, ormai sempre più in vantaggio rispetto la Lega.
Dopo il brusco calo che EMG attribuiva al Movimento 5 Stelle la scorsa settimana, i pentastellati vengono dati adesso in ripresa e sempre saldamente come indiscusso primo partito del paese.
Non riesce a invertire il trend negativo invece il Partito Democratico che sarebbe in leggero calo come tutta la coalizione, nonostante un timido segnale di risveglio che ci sarebbe da parte della Lista Insieme.
Segnali di ripresa vengono attribuiti a Liberi e Uguali mentre ci sarebbe un generale calo per tutti gli altri partiti, stima unica dove all’interno vengono conteggiate le due liste radicali, rispettivamente di destra e di sinistra, CasaPound e Potere al Popolo.
Il Movimento frena il centrodestra
In queste elezioni politiche ci sono diverse sfide nelle sfide. Oltre alla competizione per ottenere la vittoria elettorale, c’è in primis la lotta tra Forza Italia e la Lega per risultare alle urne il primo partito della coalizione.
Particolare questo non da poco visto che in base ai rapporti di forza tra di due partiti sarà decisa la leadership, in caso di trionfo elettorale, di un ipotetico governo del centrodestra che stando al sondaggio è al momento l’unica ipotesi concreta.
Per il resto sono soltanto ipotesi che tornerebbero in auge solo in caso di pareggio elettorale. Una eventualità a cui tutte le forze politiche stanno però già pensando e che apre ad altre sfide tra i vari partiti.
La lotta per essere il primo partito del paese ormai sembrerebbe essere tutta in favore del Movimento 5 Stelle. Il Partito Democratico infatti è in calo costante e sempre più lontano dai pentastellati: servirà un mezzo miracolo in questa campagna elettorale a Renzi per poter effettuare il sorpasso.
In caso di pareggio, il Presidente Mattarella con ogni probabilità andrà a conferire per primo l’incarico esplorativo di formare un nuovo governo al partito più votato. Sarà quindi molto importante per i 5 Stelle o il PD finire davanti a tutti.
Sempre in ottica larghe intese, è da tenere bene in considerazione quello che sarà il risultato di Noi con l’Italia: se la lista centrista dovesse riuscire a superare la soglia di sbarramento del 3%, allora porterebbe in Parlamento un buon numero di deputati e senatori che potrebbero essere di grande aiuto per la nascita di esecutivo moderato con PD e Forza Italia.
La sfida però più importante è quella del centrodestra per ottenere la maggioranza alle urne. La coalizione è data in forte crescita ma ancora si dovrà migliorare per potere brindare il prossimo 5 marzo.
Con un Partito Democratico così debole ormai è il Movimento 5 Stelle l’unico argine a Berlusconi e Salvini. Se i pentastellati dovessero riuscire a reggere confermando le percentuali che gli vengono ora attribuite dal sondaggio, con ogni probabilità allora ci sarebbe un pareggio elettorale.
Eventualità questa che metterebbe Luigi Di Maio in pole position nel gran ballo delle larghe intese. Alle urne il testa a testa decisivo potrebbe essere di conseguenza quello tra 5 Stelle e centrodestra, con il PD di Renzi tristemente relegato al ruolo di spettatore interessato.