Sondaggi: testa a testa tra centrodestra e centrosinistra se uniti, Renzi il leader preferito

Alessandro Cipolla

5 Luglio 2017 - 13:55

Sondaggi politici: secondo un’indagine di Index Research centrodestra e centrosinistra se uniti sarebbero davanti al Movimento 5 Stelle. Renzi il leader più apprezzato.

Sondaggi: testa a testa tra centrodestra e centrosinistra se uniti, Renzi il leader preferito

Sondaggi politici: si se presentassero unite, le coalizioni di centrodestra e centrosinistra sarebbero davanti al Movimento 5 Stelle. Tra i leader, è Renzi il più apprezzato davanti a Grillo e Salvini.

Questo è il responso del sondaggio politico condotto dall’istituto Index Research per la trasmissione In Onda in programma su La7. Uno scenario questo ipotizzato che rafforzerebbe l’attuale tripolarismo.

Tutto starebbe però nel vedere se, alle prossime elezioni, centrodestra e centrosinistra riescano a presentarsi uniti. Se per i primi l’ipotesi è molto probabile, per i secondi questa appare più una chimera.

Nel caso comunque sarebbe il centrodestra a essere di poco avanti secondo il sondaggio sul centrosinistra, con il Movimento 5 Stelle più staccato ma che sarebbe comunque il primo partito del paese.

Oltre a pesare i vari partiti, il sondaggio politico ha anche interrogato il campione dei cittadini sull’indice di fiducia nei vari leader. Il preferito risulterebbe essere ancora Matteo Renzi, che precede Beppe Grillo e Matteo Salvini.

Sondaggi politici: testa a testa tra centrodestra e centrosinistra

Sono tanti gli interrogativi che aleggiano sopra la politica italiana. Con il problema dei migranti che ormai sembrerebbe essere diventato un caso europeo e la manovra economica che deve essere preparata, i partiti nostrani sono già proiettati verso le elezioni del prossimo anno.

La pausa estiva che incombe rimanderà tutte le decisioni, come accadeva una volta a scuola, al mese di settembre. Il sondaggio politico di Index Research comunque ci fornisce degli spunti molto interessanti.

Dopo le elezioni amministrative spesso si è parlato di coalizioni unitarie di centrodestra e centrosinistra. In entrambi i poli però la situazione è torbida, anche se alla fine l’obiettivo dichiarato da parte di tutti è la ricerca dell’unità.

Vediamo allora come il sondaggio Index Research ipotizza la situazione politica in Italia se, oltre al Movimento 5 Stelle, si dovessero presentare sia il centrodestra sia il centrosinistra uniti.

  • Centrodestra - 34,6%
  • Centrosinistra - 33,4%
  • Movimento 5 Stelle - 28%

La distanza quindi tra i due poli sarebbe di poco più di un punto percentuale. Per quanto riguarda invece le percentuali dei singoli partiti, ecco qual è il responso del sondaggio condotto per la trasmissione In Onda.

  • Movimento 5 Stelle - 28%
  • Partito Democratico - 26,4%
  • Lega Nord - 13,9%
  • Forza Italia - 13,4%
  • Fratelli d’Italia - 5,3%

I 5 Stelle quindi sarebbero sempre la prima forza politica del paese, con tutti i partiti di centrodestra che crescono in maniera notevole. La forza complessiva comunque di tutti i partiti di centrosinistra alternativi al Partito Democratico sarebbe stimata al 7%.

La terza rilevazione effettuata da Index Research riguarda l’indice di gradimento dei vari leader. Anche qui si conferma in testa Matteo Renzi, tallonato però da Beppe Grillo e Matteo Salvini.

  • Matteo Renzi - 27%
  • Beppe Grillo - 25%
  • Matteo Salvini - 21%
  • Luigi Di Maio - 20%
  • Silvio Berlusconi - 16%
  • Giorgia Meloni - 15%
  • Pier Luigi Bersani - 15%
  • Giuliano Pisapia - 12%

Anche se in cima all’indice di gradimento, il fatto che Matteo Renzi in questa classifica sia sceso dal 61% del giugno 2014 all’attuale 27%, è sintomo della sorta di crisi personale che sta vivendo l’ex premier.

Un calo che è coinciso con quello del Partito Democratico, che alle europee del 2014 era al 40%. Un problema questo che rischia di condizionare tutto il centrosinistra, tanto che Grillo e Salvini possono essere considerati i grandi favoriti alle prossime elezioni.

Sarà una sfida a tre?

Il sondaggio politico condotto da Index Research è molto interessante ma, vista l’attuale situazione nostrana, abbastanza irreale. Non bisogna infatti dimenticare che al momento la legge elettorale è proporzionale e non prevede larghe coalizioni, ma solo liste singole.

Certo niente può impedire a più partiti di riunirsi in un unico listone, ma questo scenario al momento è molto improbabile anche nel centrodestra e nella sinistra alternativa al Partito Democratico che stanno cercando di creare Pisapia e Bersani.

Se si votasse adesso, armonizzando le due leggi in vigore alla Camera e al Senato, con ogni probabilità avremmo questa divisione: Movimento 5 Stelle, Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia, Alternativa Popolare e moderati, Partito Democratico, MDP e Campo Progressista, Sinistra Italiana e movimenti.

Uno spezzatino che porterebbe alla necessità di effettuare alleanze post voto. A meno di un exploit della sinistra, la sfida sarebbe tra una possibile unione tra Renzi e Berlusconi e una tra Salvini e Grillo.

Se invece dovesse cambiare la legge elettorale con un sistema di voto maggioritario, come vorrebbe la Lega Nord e parte del PD, allora potrebbe tornare in auge il discorso delle coalizioni.

Nel centrodestra quindi verrebbe spontaneo unirsi imbarcando anche altre forze politiche come i movimenti più a destra, mentre nel centrosinistra finché ci sarà Renzi a capo del Partito Democratico ogni sorta di unione sarà impossibile.

In tal caso una vittoria del centrodestra apparirebbe come scontata, anche se fino a che non sarà chiaro con quale legge elettorale si andrà a votare non è facile quantificare il peso politico di ciascun partito.

In autunno quindi ne sapremo di più, anche se visto i toni accesi degli ultimi tempi si può dire che già da diversi mesi siamo entrati in questa lunga campagna elettorale che ci porterà al voto del prossimo marzo.

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