Smart working, chiusura anticipata degli uffici e temperature più basse: ecco dove scattano i nuovi razionamenti

Stefano Rizzuti

7 Ottobre 2022 - 17:44

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Anche le Regioni prendono provvedimenti per contrastare il caro energia: ricorso allo smart working, uffici chiusi in anticipo e riscaldamenti più bassi, ecco dove scattano i razionamenti.

Smart working, chiusura anticipata degli uffici e temperature più basse: ecco dove scattano i nuovi razionamenti

Il caro bollette colpisce anche gli enti locali, a partire dalle Regioni. Così c’è chi decide di mettere in campo misure per risparmiare risorse ed evitare un maggior consumo di luce e gas. È il caso della Regione Lazio, che punta sullo smart working, sul taglio dell’illuminazione negli uffici, sulla loro chiusura anticipata laddove possibile e su temperature più rigide al loro interno con un razionamento dell’uso dei riscaldamenti.

Le misure contro il caro energia non vengono prese solo a livello nazionale, ma anche tanti comuni e ora anche le Regioni si stanno muovendo in questa direzione. Vengono così predisposti alcuni piani dagli enti locali, che sperano di poter consumare meno e portare sia un risparmio in termini economici che un calo del fabbisogno di gas.

L’emergenza, inoltre, rischia di allargarsi. Tanto che le stesse Regioni lanciano l’allarme per la sanità: costi eccessivi o la mancanza di materie prime possono rappresentare un grosso problema per le strutture ospedaliere. Vediamo in che modo si sta cercando di correre ai ripari e quali sono le misure annunciate per ridurre i consumi.

Il piano della Regione Lazio per ridurre i consumi

La Regione Lazio sta predisponendo un piano di risparmio energetico da attuare nelle sedi di Roma e del Lazio. Sicuramente si proseguirà con lo smart working per i dipendenti, ma non solo: è prevista anche una riduzione dell’illuminazione negli uffici. Nel piano rientra la chiusura anticipata di alcune strutture e degli uffici in cui non vengono forniti serviti essenziali e non ci sono contatti con il pubblico.

Si interverrà anche sul fronte della diminuzione delle temperature con riscaldamenti più bassi negli uffici, come già annunciato dal governo centrale, in vista della stagione invernale. Il piano regionale è stato annunciato all’Ansa dal vicepresidente della Regione, Daniele Leodori, che parla anche di uno studio per eseguire interventi che possano ridurre i consumi energetici in tutte le sedi. Ci sarà anche una campagna di sensibilizzazione nei confronti dei cittadini, nella speranza che si cambino le abitudini quotidiane e ci sia un uso più consapevole di luce e gas anche nelle abitazioni private.

Caro energia, Regioni lanciano l’allarme sugli ospedali

La riduzione dei consumi negli uffici regionali non è detto che basti per ridurre i costi ed evitare problematiche maggiori, come quelle legate al funzionamento degli ospedali. Al governo si è infatti chiesto di inviare maggiori risorse per coprire l’aumento dei costi ed evitare tagli alla spesa sanitaria.

Per quanto riguarda gli ospedali, l’emergenza viene sottolineata dal presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, che parla di un aumento dei costi dell’energia alla fine dell’anno di 200 miliardi di euro rispetto al 2021 per le strutture sanitarie regionali.

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