Si può vietare l’ingresso ai bambini al ristorante?

Isabella Policarpio

30/07/2021

30/07/2021 - 17:05

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È legale vietare l’ingresso nei ristoranti alle famiglie con bambini? Cosa dice la legge, quando si può e sanzioni.

Si può vietare l’ingresso ai bambini al ristorante?

A chi non è mai capitato di essere disturbati durante una cena al ristorante da un bambino al tavolo affianco? Anche il più adorabile dei bambini, infatti, può potenzialmente rovinare con il suo pianto un pranzo, una cena romantica o un momento di relax.

Per questo in Europa e in Italia si stanno diffondendo i ristoranti childfree dove i bambini sono vietati. Molti genitori, però, si domandano se questa pratica sia legale dato che può risultare discriminatoria nei confronti delle famiglie con figli piccoli.

E allora i ristoranti possono vietare l’ingresso ai bambini? Scopriamo cosa dice la legge al riguardo.

Ristoranti childfree: cosa sono

Impossibile non averne sentito parlare almeno una volta, dato che i ristoranti childfree si stanno lentamente diffondendo anche in Italia. Il motivo è presto detto: in questo modo si evita che i clienti vengano disturbati da pianti, schiamazzi e capricci dei più piccoli.

Questa scelta da una parte suscita l’entusiasmo di quelli che sognano una cena in totale relax, dall’altra crea non pochi problemi ai genitori.

Negli Stati Uniti vietare l’accesso ai bambini, in assoluto o sotto una certa soglia di età, è una pratica comune e accettata dai più, mentre in Italia in molti sollevano dubbi di natura legale (oltre a ritenere il divieto ingiusto e discriminatorio).

I ristoranti possono vietare l’ingresso alle famiglie con bambini?

Non è semplice chiarire questo dubbio dato che non esiste nessuna legge che faccia direttamente riferimento alla questione. Può venirci in aiuto il Regolamento per l’esecuzione del TULPS che all’articolo 187 prevede:

“Salvo quanto dispongono gli artt. 689 e 691 del codice penale, gli esercenti non possono senza un legittimo motivo, rifiutare le prestazioni del proprio esercizio a chiunque le domandi e ne corrisponda il prezzo.”

Quindi, fatta eccezione dei divieti espressamente previsti dalla legge (come quello di somministrare alcolici ai minori), nessun esercente può rifiutarsi di servire un cliente senza un motivo legittimo. Immaginiamo cosa potrebbe succedere se un ristoratore decidesse di non servire gli stranieri, i biondi o le persone di bassa statura: si parlerebbe di discriminazione e sarebbe legittimo sporgere denuncia e chiedere il risarcimento dei danni morali.

Quindi è legale sì o no vietare l’ingresso ai bambini?

Arriviamo al punto, anche se molti considerano i ristoranti childfree “una manna dal cielo”, in realtà sono contrari alle leggi italiane sulla pubblica sicurezza che vietano di negare il servizio ai clienti senza un “valido e legittimo motivo”. Ciò vale anche per le attività private aperte al pubblico come appunto ristoranti, bar, locali e piscine.

Il ristoratore/gestore che viola l’articolo 187 e, quindi, rifiuta di far entrare nel locale o servire le famiglie con bambini, rischia una sanzione amministrativa compresa tra 516 e 3.098 euro.

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# Legge

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