Si può uscire senza documenti? Ecco cosa si rischia

Isabella Policarpio

03/11/2020

Nessuna legge vieta di uscire di casa senza documenti, tuttavia questa abitudine può dar luogo a conseguenze spiacevoli, come l’obbligo di recarsi in caserma. Tutte le conseguenze.

Si può uscire senza documenti? Ecco cosa si rischia

Si può uscire senza documenti? Rischio una multa? Sono domande che chiunque si è fatto una volta nella vita, alla quale spesso non si riesce a dare una risposta. Talvolta si preferisce uscire senza documenti per paura di perderli (ad esempio per andare in discoteca), altre volte è una scelta consapevole per evitare eventuali sanzioni, come chi prende i mezzi pubblici senza biglietto.

Facciamo chiarezza sulla questione. Non esiste nel Codice penale il reato di uscire senza documenti, tuttavia è un’abitudine fortemente sconsigliata dato che le Forze dell’ordine potrebbero chiedere alla persona fermata senza documento d’identità o patente di recarsi in caserma e dichiarare le proprie generalità. Senza dubbio una situazione spiacevole. Ecco cosa succede e come bisogna comportarsi.

Diverso è il caso di chi ha un documento valido ai fini del riconoscimento ma rifiuta di consegnarlo a Polizia e Carabinieri oppure dichiara generalità false. In questi casi scatta il penale.

Uscire senza documenti è reato?

Può capitare di uscire di casa di fretta per fare delle commissioni e dimenticare i documenti a casa. Nessuna paura, non si tratta di un reato, e questa condotta, a meno che non desti dei sospetti, non può di per sé giustificare una multa.

Tuttavia chi viene fermato dalle Forze dell’ordine non può rifiutare di fornire le proprie generalità (quindi nome, cognome, data di nascita e indirizzo) e rischia grosso in caso di rifiuto o informazioni false. Nello specifico può incorrere nei reati di:

  • Rifiuto d’indicazioni sulla propria identità personale (articolo 651 del Codice penale), punito con arresto fino a un mese o ammenda fino a 206 euro;
    oppure
  • False dichiarazioni sulla identità o su qualità personali proprie o di altri (articolo 496 del Codice penale), punito con la reclusione da 1 a 5 anni.

Chi è autorizzato a chiedere i documenti o l’identificazione?

Dunque si può uscire senza documenti di riconoscimento ma vi è l’obbligo di identificarsi se i soggetti autorizzati lo richiedano. Ma quali sono? Secondo la legge possono chiedere di mostrare i documenti o di dichiarare le proprie generalità (in assenza di carta d’identità e patente) solo gli agenti delle Forze dell’ordine (quindi Polizia di Stato, Carabinieri, Finanzieri e vigili urbani con qualifica di agenti di pubblica sicurezza) e in alcune circostanze specifiche anche i membri dell’Esercito. Se l’agente è in borghese deve essere prima lui a dichiarare la propria posizione - mostrando il distintivo - e solo dopo può pretendere i documenti.

I controllori dei biglietti di treni e autobus non fanno parte delle Forze dell’ordine, quindi se un passeggero senza biglietto rifiuta di favorire il documento o, in assenza, di dichiarare le proprie generalità, questi non possono condurre colui che ha commesso l’infrazione in caserma, possono solamente informare gli agenti di Polizia e attendere il loro intervento.

Cosa si intende per “generalità”?


Vediamo, adesso, quali informazioni si è tenuti a dare alle Autorità in caso di controllo senza documenti. Per “generalità” si intendono gli elementi che identificano una persona, quindi: nome e cognome, data e luogo di nascita, sesso, indirizzo di domicilio/residenza e altre informazioni che servono alle Forze dell’ordine per identificare il soggetto.

Obbligo di identificarsi in caserma

L’ipotesi peggiore per chi esce senza documenti è l’obbligo di doversi recare personalmente in caserma per procedere all’identificazione. Questo è un fatto eccezionale al quale le Forze dell’ordine ricorrono quando la persona senza documenti è sospettata della commissione di un reato o rifiuta di fornire le sue generalità. In caso di rifiuto o resistenza, l’agente è legittimato ad utilizzare la forza.

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