Può essere richiesto il pagamento del ticket se si va in pronto soccorso? Ecco come funziona, quando è dovuto il pagamento e quando spetta l’esenzione.
Entrare al Pronto Soccorso non è sempre gratis. In alcuni casi si paga il ticket sanitario. Questo accade quando non c’è alcuna urgenza, cioè quando si ha un livello di allarme “bianco”, inferiore al grado verde. Approfittare del servizio del Pronto Soccorso quando non ce n’è bisogno prevede che si paghi un ticket il cui costo varia da Regione a Regione.
Molti pensano che i servizi di Pronto Soccorso offerti dagli ospedali siano gratuiti, ma quanto costa farsi curare quando si è classificati come codice bianco? Il Pronto Soccorso non è sempre gratuito, l’erogazione delle prestazioni è resa gratuitamente sempre, a patto che siano identificate con codice:
- verde;
- azzurro;
- arancione;
- rosso.
Se alla dimissione dal Pronto soccorso, però, il paziente è classificato come codice bianco è richiesto il pagamento di un ticket che varia in base al presidio ospedaliero e alla Regione.
Ci sono dei casi, però, in cui il ticket non si paga neanche in caso di non urgenza. Vediamo quali sono tutti i casi in cui si paga il ticket e quelli in cui si riesce a rientrare nell’esenzione.
Accesso al Pronto Soccorso: quando è emergenza
Il ruolo del Pronto Soccorso è quello di far fronte a situazioni di emergenza-urgenza. Tratta condizioni patologiche spontanee o traumatiche e che, per la loro natura, necessitano di interventi immediati.
Al Pronto Soccorso si entra infatti in due modi: con l’ambulanza (chiamando al 112, il numero unico per le emergenze) o tramite lo sportello dell’accettazione.
In entrambi i casi è necessario che sia presente una situazione grave o di strette necessità, quindi un problema urgente e non dolori cronici o per avere una visita che potrebbe essere offerta dal sistema sanitario nazionale in tempi medio-lunghi.
Grado d’urgenza: i codici per le priorità
Per arrivare a rispondere alla domanda “quando si paga il ticket”, è bene conoscere le priorità dell’emergenza e i codici collegati. Infatti una volta raggiunto lo sportello d’accettazione sarà il personale medico a decretare il codice di gerarchia per avere assistenza.
Questi segnalano l’urgenza attraverso un valore numerico, da 1 a 5, ovvero dal più grave al meno urgente. A questi numeri sono collegati dei colori: rosso, arancione, azzurro, verde e bianco.
Facciamo un esempio:
con codice rosso (numero 1) entrano d’urgenza i soggetti che hanno subito interruzione o compromissione di una o più funzioni vitali; al contrario con verde (numero 4) entra chi ha un’urgenza minore e in condizioni stabili.
Perché il Pronto soccorso in codice bianco si paga?
Il codice bianco, solitamente, viene applicato a tutte quelle prestazioni sanitarie che non sono considerate urgenti e che potrebbero essere risolte anche dal Medico di famiglia o dalla Guardia Medica. Infatti chi si presenta al Pronto soccorso in codice bianco viene sempre visitato dopo tutti gli altri codici, perché considerato meno grave. In questi casi l’attesa potrebbe prolungarsi anche per diverse ore prima che il personale sanitario si liberi delle diverse urgenze (che entrano prima del codice bianco anche se arrivati dopo)
Il Ticket per il Pronto Soccorso in codice bianco, di fatto, è stato introdotto per scoraggiare dall’utilizzo del servizio per cose meno gravi e per eliminare le code che, di solito, si formano in sala d’aspetto, ma anche per dare la precedenza a chi ha veramente un’urgenza.
Quanto costa il ticket del Pronto Soccorso?
Il caso in cui si paga il ticket è quello del codice bianco (numero 5), ovvero in assenza di urgenza e intervento immediato. Il codice bianco però si può presentare anche a fine intervento, dopo l’accettazione e al momento delle dimissioni. In caso di riscontrato codice bianco, quindi assenza di urgenza, viene emesso un ticket per il pagamento del servizio sanitario a cui si è stati sottoposti.
Le varie Regioni applicano un ticket Pronto soccorso per le prestazioni in codice bianco che di media è pari a 25 euro, ma se durante la permanenza in Pronto Soccorso vengono effettuati degli esami diagnostici l’importo può arrivare anche a 50 euro.
Da tenere conto che il colore di priorità effettivo viene attribuito solo alla fine dei controlli, quando il paziente esce dal triage. Se il codice bianco è confermato all’uscita e il paziente non ha diritto a esenzioni è costretto a pagare il ticket.
Esenzione dal ticket Pronto Soccorso
Ci sono casi di esenzione anche per il pagamento del ticket in codice bianco e riguardano:
- cittadini con età inferiore a 14 anni;
- cittadini con età superiore ai 65 anni;
- tutte le altre categorie esenti per le prestazioni ambulatoriali previste dal presidio ospedaliero e dalla Regione;
- chi viene visitato a seguito di infortunio sul lavoro assicurato dall’Inail;
- chi riceve la prestazione su richiesta degli organi di pubblica sicurezza o di Polizia giudiziaria.
Come varia il Ticket Pronto Soccorso in base alla Regione?
Abbiamo affermato che in media il costo per un codice bianco è di 25 euro, ma va sottolineato che l’importo varia in base alla Regione. Quanto si paga in base a dove si risiede? Scopriamolo:
- in Piemonte il ticket è di 27 euro;
- in Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Lazio, Campania, Puglia, Sicilia, Basilicata e Valle d’Aosta si paga 25 euro;
- in Liguria e in Abruzzo il ticket è sempre di 25 euro, ma può aumentare a 36.15 euro in caso di esami diagnostici aggiuntivi;
- nella provincia autonoma di Trento il pagamento varia da 25 a 75 euro, nel caso ci siano esami diagnostici;
- a Bolzano si paga 25 euro e 12,50 euro per i figli a carico;
- in Toscana si può arrivare a pagare un massimo di 50 euro e l’importo varia in base al reddito;
- nelle Marche è di 25 euro ma sono compresi anche eventuali esami e la valutazione clinica;
- in Calabria il ticket è di 25 euro ma può arrivare a 45 euro se ci sono prestazioni specialistiche;
- in Sardegna si paga 25 euro il codice bianco e 15 per quello verde.
Un discorso a parte va fatto per l’Emilia Romagna che ha avviato un progetto molto innovativo per affrontare l’emergenza e l’urgenza. Oltre i Pronto Soccorso tradizionali sono stati previsti in ogni provincia della Regione i Cau, Centri di assistenza urgenza a cui indirizzare per la cura tutti i cittadini che presentano problemi urgenti, ma non gravi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA