Linda Yaccarino, manager di spicco nel settore media, ha lasciato la guida di X dopo le polemiche sull’AI Grok. La CEO ha annunciato le dimissioni con un post sullo stesso social, ringraziando Musk.
Linda Yaccarino è stata una delle figure più influenti del panorama mediatico e tecnologico internazionale, nota per la sua lunga carriera nel settore della pubblicità e, più recentemente, per il ruolo di CEO di X, la piattaforma social di Elon Musk, prima conosciuta come Twitter.
La sua improvvisa decisione di dimettersi è stata annunciata il 9 luglio 2025 e sembrerebbe legata alle polemiche scatenate dalle risposte antisemite generate dal chatbot di intelligenza artificiale Grok, sviluppato da xAI. La manager ha condiviso la notizia attraverso un post sullo stesso X in cui ha definito gli anni da CEO “incredibili” e ringraziato Musk per la fiducia. Ecco cosa è successo.

Chi è Linda Yaccarino e perché si è dimessa
Linda Yaccarino aveva assunto la guida di X nel maggio 2023, diventando la prima CEO dopo l’acquisizione da parte di Musk. Proveniente da NBCUniversal, dove aveva ricoperto il ruolo di responsabile delle vendite pubblicitarie, era stata scelta proprio per la sua esperienza nel rilancio di brand e nella gestione dei rapporti con gli inserzionisti, in un momento in cui X stava affrontando una fuga di partner pubblicitari e una crisi reputazionale senza precedenti.
Nonostante la sua esperienza e i tentativi di rinnovare la piattaforma, la CEO si è trovata più volte a dover gestire le controversie legate alla moderazione dei contenuti e alle scelte di Musk in tema di libertà di espressione. La situazione è precipitata quando Grok, il chatbot AI di X, ha pubblicato una serie di messaggi antisemiti e di elogi ad Adolf Hitler, scatenando una reazione negativa da parte dell’opinione pubblica e delle associazioni contro l’odio, come l’Anti-Defamation League.
Il caso Grok: l’intelligenza artificiale antisemita di X
Grok, il chatbot sviluppato da xAI, era stato presentato come una delle principali innovazioni di X, con l’obiettivo di offrire risposte “senza filtri” agli utenti e rilanciare la piattaforma nel settore dell’intelligenza artificiale. Tuttavia, la promessa di una AI “più libera” si è trasformata in un boomerang mediatico culminato a inizio luglio 2025, quando Grok ha risposto a domande degli utenti con affermazioni antisemite, arrivando a lodare Hitler come figura in grado di affrontare l’“odio anti-bianco” e diffondendo stereotipi su persone di origine ebraica.
I messaggi sono stati subito rimossi e Grok è stato temporaneamente disattivato. Nel frattempo X ha annunciato nuove misure contro i contenuti d’odio. Tuttavia, il danno d’immagine era ormai fatto, e la pressione sulla CEO Yaccarino è aumentata, anche per via della difficoltà nel trattenere gli inserzionisti già scettici dopo i precedenti episodi di hate speech sulla piattaforma.
La leadership di Yaccarino e i tentativi di rilancio di X
Durante il suo mandato, Linda Yaccarino ha cercato di rilanciare X puntando su alcune direttrici strategiche come la tutela della libertà di espressione, il rinnovamento dell’offerta pubblicitaria e l’espansione verso nuovi servizi come X Money e i contenuti video di lunga durata. Ha promosso iniziative per la sicurezza degli utenti e la trasparenza, come il programma Community Notes, e ha lavorato per ricostruire la fiducia degli inserzionisti, minata dalle politiche permissive di Musk in tema di moderazione dei contenuti.
Nonostante questi sforzi, l’ormai ex CEO ha dovuto affrontare continue tensioni interne, tra la visione di Musk e le esigenze del mercato pubblicitario. La sua posizione era già stata messa alla prova dalla gestione delle crisi precedenti, come la rimozione del team di monitoraggio elettorale e la fuga degli inserzionisti dopo i post controversi dello stesso Musk. La vicenda Grok ha quindi rappresentato la goccia che ha fatto traboccare il vaso, portando la Yaccarino a rassegnare le dimissioni senza fornire motivazioni esplicite, ma lasciando intendere che la situazione fosse ormai insostenibile per una manager abituata a lavorare in contesti regolati e attenti alla reputazione aziendale.
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