La settimana dei mercati: gli asset caldi da monitorare (dal 4 al 10 gennaio)

Ufficio Studi Money.it

03/01/2021

12/04/2021 - 13:59

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Gli asset sotto i riflettori di questa settimana. Dagli indici americani ai cambi contro l’euro, dal Bitcoin alle valute emergenti passando dal petrolio e i metalli preziosi.

La settimana dei mercati: gli asset caldi da monitorare (dal 4 al 10 gennaio)

I mercati azionari europei restano prudenti durante la settimana corta di mercato, mentre i listini americani continuano a spingere verso nuovi massimi storici. L’oro rimane ancora in pressing a quota 1.900$, mentre il petrolio non sembra trovare le energie per un allungo mostrando cautela. Vola il Bitcoin oltre ogni aspettativa di mercato, scorrelato da ogni asset e preso di mira dai compratori. Mentre l’euro perde terreno contro diverse valute e si dimostra forte solo nei confronti del biglietto verde, alcune soft commodities, tra cui il Corn e la Soybean, avanzano senza fermarsi.

Europa vs Stati Uniti

I mercati del Vecchio Continente arretrano sulle resistenza e sembrano aspettare il nuovo anno per prendere una direzione precisa. Ad oggi l’impostazione tecnica è ancora positiva, ma sarà determinante un allungo sopra le rispettive aree, che ostacolano attualmente la salita, per definire il prossimo trend. La scorsa settimana, caratterizzata solo da tre giorni di mercato aperto in Europa, ha evidenziato performance non degne di rilievo.

Il FTSEMib ha preso il +0,46%, il Dax30 è cresciuto dello 0,97%, l’indice francese Cac40 ha recuperato lo 0,53% e l’Ibex25, unico tra i listini principali dell’eurozona con segno negativo, ha registrato una flessione dello 0,47%.

I listini americani, che hanno avuto un giorno di negoziazione in più rispetto all’eurozona, mostrano performance leggermente migliori, con l’indice S&P500 in crescita dell’1,43%, il Nasdaq Composite in salita dello 0,65% e il Dow Jones industrial che invece aumenta dell’1,35%.

I mercati Usa, S&P500 in testa, seguito dal Nasdaq100, segnano nuovi massimi storici e sembrano avviati verso nuovi obiettivi rialzisti. Le Borsa USA appaiono più reattive e vigorose rispetto ai mercati europei che manifestano invece più cautela e non abbastanza energia propulsiva.

Oro in pressing a quota 1.900$. Petrolio cauto

L’oro resta sempre in pressing sulla resistenza in zona 1.900$ e preme a rialzo sulla trendline ribassista di medio termine. Il lingotto sembra intenzionato a rompere, ma non riesce a trovare lo slancio per allungare oltre il livello. Fondamentale sarà il movimento dei prossimi giorni. Una violazione potrebbe condurre il prezzo verso l’area dei 1.940$, mentre un rifiuto del breakout potrebbe riportare la quotazione verso la zona dei 1.850$.

Il Petrolio non evidenzia dei movimenti degni di nota durante la scorsa settimana e lascia presagire una certa prudenza nel movimento. La volatilità è scesa notevolmente e le barre mostrano range sempre più ristretti. Attualmente il prezzo del Wti e del Brent non è ancora vicino alle rispettive resistenze statiche, ma l’impostazione tecnica di breve rimane comunque rialzista.

Eur/Usd: la major al test del supporto a quota 1,22

L’euro continua il suo percorso di apprezzamento nei confronti del dollaro americano, anche se l’ultima sessione di mercato si rimangia quasi il complessivo avanzamento della settimana di scambi. Attualmente l’Eur/Usd si trova al test del supporto statico a quota 1,22 e della trendline di breve termine che ha accompagnato il movimento dopo la rottura della fase laterale in data 27 novembre 2020. Una violazione a ribasso del livello potrebbe riportare la major verso l’area di 1,2086 mentre un breakout rialzista spingerebbe la quotazione in direzione di 1,24.

Bitcoin in rally

La criptovaluta non arresta la corsa e non lascia spazio alle prese di beneficio. Il rally, che è partito dopo la rottura in allungo di quota 20.000$, non sembra volersi arrestare segnando una performance dal breakout avviato il 16 dicembre 2020 di oltre il 47%.

L’impostazione tecnica di breve appare positiva anche se un ritracciamento per prendere il guadagno dalla lunga corsa sarebbe fisiologico. Il prossimo target long si potrebbe collocare in area 32.000$, mentre un cambio di scenario in ottica short sarebbe plausibile solo sotto quota 26.000$ e, anche in quel caso, non si potrebbe comunque definire una correzione.

Gli asset sotto i riflettori della settimana

Questa settimana sotto la lente sui listini americani alcuni titoli in particolare: Johnson & Johnson a quota 157,38$, Taiwan Semiconductor, in forte rally da aprile 2020, Activision Blizzard, in continua crescita in area 92,85$ e al raggiungimento di nuovi massimi storici, Booking Holdings, Broadcom alla rottura della fase di compressione laterale,Pinduoduo in forte accelerazione in zona 177,67$, Align Technology, Cadence Design in trend rialzista di medio termine dal 24 marzo 2020 e Idexx laboratories in pressing a quota 500$.

Tra le azioni di Borsa Italiana da tenere monitorate Ferrari in accelerazione nelle ultime settimane, ma con segnali tecnici di indebolimento del trend di breve termine, Fiat Chrysler Automobiles ancora in trend rialzista nonostante la discesa delle ultime sessioni di mercato, Interpump in allungo sopra i 40,34 euro e in decisa impostazione positiva.

Da aggiungere alla lista dei titoli sotto i riflettori a Piazza Affari anche Moncler che spinge la scorsa settimana sopra i 50 euro, Prysmian alla registrazione di nuovi massimi a quota 20,08 euro, MutuiOnline e BB Biotech.

Tra le impostazioni short una menzione per De Longhi alla rottura del supporto statico a quota 36 euro. Sotto i riflettori anche Diasorin, migliore titolo del FTSEMib40 nel 2020 con una performance del +46% circa, che si trova in una fase delicata di mercato.

Nel Forex una particolare attenzione per i cambi contro euro tra cui la violazione ribassista dell’EUR/AUD, EUR/GBP e dell’EUR/NZD. Tra i cambi contro il dollaro americano in evidenza il Cable (GBP/USD), alla rottura rialzista di quota 1,36, il Kiwi (NZD/USD), al test della resistenza in area 0,72 e lo USD/CAD, alla ripresa de trend short di lungo periodo. Sotto i riflettori anche gli esotici ed in particolare USD/TRY e USD/ZAR.

Tra le soft commodities sotto la lente di questa settimana è l’andamento in forte allungo del Corn (Future Full0321) con un rally di breve periodo dopo la violazione di area 440 punti e la Soybean (Future Full0321) in corsa dalla metà di agosto 2020.

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