Una città romagnola ha deciso di seguire l’esempio di Copenhagen e di iniziare a premiare i turisti per le loro azioni sostenibili
Negli anni post-pandemia, il turismo ha dovuto fare i conti con il problema dell’overtourism. Le principali città turistiche si sono ritrovate invase da persone provenienti da ogni angolo del pianeta, con tutto ciò che ne consegue a livello di impatto sulle comunità locali, sulla vivibilità per i residenti e sulla preservazione del patrimonio culturale.
Molte città e località hanno provato ad arginare il fenomeno con misure drastiche come la limitazione del numero di accesi o il divieto di viaggiare in auto nei centri storici. Altre, come Copenhagen, hanno avuto un approccio diametralmente opposto e invece che vietare hanno deciso di premiare i visitatori che compiono azioni sostenibili.
Una strategia che sta dando ottimi risultati e che ha deciso di seguire anche la “nostra” Ravenna.
Copenhagen incentiva il turismo sostenibile
Copenhagen è quasi sempre in vetta alle classifiche delle città più vivibili al mondo e il progetto CopenPay è il perfetto esempio di come l’approccio ai problemi di sovraffollamento della capitale danese sia molto più efficace dei piani basati soltanto su repressione e divieti.
Da qualche tempo a questa parte, i turisti che visitano la città vengono premiati se adottano comportamenti positivi e virtuosi durante la vacanza. Ovvero se si muovono in bici, se visitano i musei o se si impegnano nella pulizia e nella rimozione dello sporco dalle zone pubbliche.
La ricompensa per queste azioni sono biglietti per eventi culturali o attività gratuite.
I numeri confermano il successo dell’iniziativa. Più di 30.000 turisti hanno già partecipato e oltre 100 aziende impegnate nel turismo hanno sostenuto la strategia. Il risultato è stato un incremento esponenziale delle azioni virtuose, con l’uso della bici, solo per fare un esempio, cresciuto di circa il 50%.
Il passo successivo è stato la trasformazione di CopenPay in DestinationPay, un modello replicabile in tutte le città del mondo e a cui stanno già lavorando capitali come Berlino e intere regioni come la Normandia.
La buona notizia è che anche in Italia c’è una meta turistica pronta ad aderire: Ravenna, la perla dell’Emilia Romagna.
Ravenna inizia a premiare chi aiuta la città
Ravenna è stata la prima città italiana a dichiarare il proprio interesse per il modello DestinationPay e ha deciso di sviluppare un proprio piano specifico denominato Footprints, un progetto che ha rapidamente trovato i finanziamenti dell’European Urban Initiative – Innovative Actions.
Obiettivo dichiarato quello di rendere Ravenna una destinazione più sostenibile e accogliente per i turisti e un luogo più vivibile per i residenti.
Nei prossimi mesi, quindi, che deciderà di visitare la perla romagnola e sceglierà di muoversi a piedi o in bici, di utilizzare i mezzi pubblici, di partecipare a iniziative relative ad ambiente e sostenibilità, verrà premiato. Come? Con ingressi agevolati, attività speciali o con accessi gratuiti a eventi di carattere culturale.
Con Footprints, dunque, Ravenna entra nel movimento internazionale del turismo sostenibile e si propone come esempio da seguire per tutte le realtà italiane messe in ginocchio dal sovraffollamento.
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