Se usi il pezzotto ti sta per arrivare una multa, ecco di quanto

Alessandro Nuzzo

16 Febbraio 2024 - 17:55

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È entrata a regime la nuova piattaforma Piracy Shield contro il pezzotto. Centinaia gli indirizzi ip bloccati e in arrivo le prime multe.

Se usi il pezzotto ti sta per arrivare una multa, ecco di quanto

Da inizio febbraio si è inasprita la guerra verso le iptv legali, il più comunemente chiamato pezzotto. È entrato infatti in funzione il nuovo sistema Piracy Shield con cui si riesce a bloccare i siti web che generano flussi illegali entro 30 minuti dalla segnalazione.

Il Sole24ore ha reso noto già i primi risultati. Sono stati 528 gli indirizzi IP bloccati sino ad oggi. Solo il giorno di San Valentino, il 14 febbraio, sono state 114 le emittenti illegali oscurate. Non solo calcio ma anche altri sport come ad esempio la Coppa Italia di basket i cui diritti variano tra Sky Sport e Dazn.

Un blocco degli indirizzi ip che trasmettevano eventi in diretta in modo illegale che secondo le stime ha danneggiato almeno una platea di 500mila persone. Ma il compito del nuovo sistema antipirateria Piracy Shield non finisce nell’oscurare la visione. Stanno per arrivare infatti le prime multe per gli utenti che si sono collegati all’indirizzo ip poi oscurato.

Lotta al pezzotto: in arrivo le prime multe dopo l’entrata in vigore del nuovo sistema

Il Nucleo Speciale Beni e Servizi della Guardia di Finanza è già all’opera e sta operando in sintonia con il Garante della Comunicazione per sanzionare gli utenti che sono stati beccati a collegarsi agli indirizzi ip poi oscurati perché trasmettevano contenuti in modo illegale.

Nelle prossime settimane dovrebbero iniziare ad arrivare le prime multe. Secondo i rumors le multe dovrebbero arrivare tramite un meccanismo a campione con l’obiettivo di disincentivare sempre più la fruizione di contenuti illegali. L’importo di partenza è di 154 euro per la prima rilevazione ma si può arrivare anche a 5.000 euro in caso di recidiva. Questo per i singoli utenti. Chi invece fornisce il servizio illegale rischia il carcere fino a 3 anni.

Le fiamme gialle in questi giorni sono al lavoro per individuare chi si cela dietro gli indirizzi ip che si sono collegati a quelli oscurati ma attenzione anche sulla tracciabilità dei pagamenti effettuati per «abbonarsi» a questi servizi. Pagamenti che molto spesso finiscono nelle mani della criminalità. Molti abbonamenti vengono venduti a prezzi davvero stracciati da una decina di euro al mese fino a 60 euro all’anno in caso di acquisto annuale. Un servizio illegale che ha un giro d’affari enorme da centinaia di milioni di euro.

Il meccanismo va ancora migliorato

Il bilancio di queste prime settimane è sicuramente positivo ma la nuova piattaforma anti pezzotto va ottimizzata. Ci sono stati infatti anche diversi casi di indirizzi ip oscurati ma che trasmettevano i contenuti legalmente perché parte di una Cdn (Content Delivery Network). Non un gesto voluto ma un errore dovuto alla tempestività dell’azione che può portare a false segnalazioni.

Sicuramente un danno significativo che andrà risolto per far finire nella rete della piattaforma soltanto gli indirizzi illegali e non quelli che invece trasmettono legalmente.

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