Se non lo sblocchi spesso, il tuo smartphone è esposto a questo pericolo

Pasquale Conte

4 Maggio 2025 - 00:20

Con che frequenza sblocchi il tuo smartphone? Fai attenzione, c’è un possibile pericolo che può presentarsi se lo lasci inattivo per troppo tempo.

Se non lo sblocchi spesso, il tuo smartphone è esposto a questo pericolo

Ci sono alcune buone abitudini che ciascun possessore di uno smartphone dovrebbe avere. I motivi sono diversi, si va dalla semplice salvaguardia della scocca esterna a una cura maggiore delle componenti tecniche, del software, della batteria e via discorrendo. Spesso basta anche solo un’azione giornaliera per allungare la vita del telefono di anni.

Molte di queste sono già note e sono entrate nella routine degli utenti senza nemmeno accorgersene. Ma al tempo stesso, ce ne sono altrettante di cui non si parla mai abbastanza e che la maggior parte dei possessori di un telefono non ha mai sentito prima. Per fare un esempio, con che frequenza sblocchi lo smartphone? Fai attenzione, perché presto un aggiornamento software renderà quasi obbligatorio farlo con una certa regolarità.

Non sblocchi mai lo smartphone? Ecco cosa rischierai

Nei giorni scorsi, Google ha annunciato un nuovo aggiornamento del suo software di sistema. La versione di Android in arrivo interesserà un grandissimo numero di telefoni, compresi i più recenti Samsung Galaxy S25 e Galaxy Tab S10 FE. Tra le altre cose, c’è una funzionalità inedita che obbligherà a modificare le proprie abitudini.

Se un dispositivo non verrà sbloccato nemmeno una volta per tre giorni consecutivi, infatti, si attiverà un riavvio in automatico per prevenire possibili problemi di sicurezza. Questo perché, a seguito del refresh del sistema, tutti i dati sono crittografati in maniera più sicura e non sarà possibile né accedere alla rete mobile né inviare SMS o chiamate senza aver prima immesso il PIN della SIM.

Una decisione che ovviamente spinge verso il rafforzamento ulteriore dei sistemi di sicurezza offerti da Android, ma che potrebbe giocare brutti scherzi ai consumatori meno attenti che si dimenticano del proprio smartphone e lo lasciano inutilizzato per giorni. Un problema che potrebbe sorgere in particolare per telefoni di lavoro o di uso secondario.

Perché è importante riavviare il telefono

Al di là dei sistemi di sicurezza, riavviare il telefono con frequenza è una buona abitudine che tutti dovremmo avere. Dopo giorni di uso intensivo, infatti, le componenti tecniche interne dei device tendono a sovraccaricarsi. Il che comporta rallentamenti, lag e – per restare in tema – possibili problemi di difesa dagli attacchi in rete.

Google ha voluto agevolare tutto questo inserendo la feature di riavvio automatico, ma non è la prima. Già Apple con iOS 18.1 ha reso disponibile il cosiddetto Inactivty Reboot, con un funzionamento praticamente identico a quanto descritto per Android. Se l’iPhone non viene sbloccato per tre giorni, parte un riavvio con richiesta di codice di sblocco per poterlo utilizzare nuovamente.

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