L’algoritmo del Mim assegnerà le supplenze 2024 da Gps anche quest’anno: tutto su come funziona, le modalità di nomina dei supplenti e le novità per gli insegnanti nel nuovo anno scolastico.
Le supplenze 2024 per insegnare a scuola vengono assegnate tramite l’algoritmo pescando tra gli aspiranti inseriti nelle Graduatorie provinciali (Gps) di prima e seconda fascia tenendo conto delle preferenze, fino a 150, espresse con l’istanza informatizzata di agosto.
Ma come funziona l’algoritmo che assegna le supplenze per il prossimo anno scolastico e che ha fatto sempre tanto discutere? L’assegnazione delle supplenze da Gps è solo una delle fasi delle nomine che riguardano i precari italiani che prima di ogni inizio di anno scolastico attendono con ansia un contratto a tempo determinato e inseguono il ruolo attraverso corsi abilitanti a pagamento e concorsi che somigliano sempre più a una lotteria.
Una novità che riguarda le supplenze 2024, introdotta dal ministero guidato da Valditara, è rappresentata dagli interpelli che scavalcano le Mad, vale a dire le domande di messa a disposizione.
L’algoritmo che assegna le supplenze è sempre molto temuto dai docenti considerando che molti, per via di un meccanismo che incrocia preferenze e disponibilità (non sempre puntuali), rischiano di restare a casa e non lavorare nonostante un punteggio alto come spesso è accaduto negli ultimi anni.
Vediamo allora come funziona l’algoritmo per le supplenze 2024 nella scuola dall’infanzia alla secondaria di secondo grado per i posti comuni e di sostegno e le novità per il nuovo anno scolastico.
Scuola, supplenze 2024 assegnate con l’algoritmo: ecco come funziona
L’algoritmo per l’assegnazione delle supplenze 2024 dovrebbe prendere il via a giorni per la presa di servizio dei docenti che dovrebbe avvenire ogni anno il primo settembre, quest’anno il 2 che è lunedì.
Ogni Ambito territoriale provinciale - ricordiamo che le Gps sono provinciali e che ciascun docente può essere iscritto in una sola provincia - procede alla pubblicazione dei bollettini per le nomine al 30 giugno e per i più fortunati al 31 agosto 2024, per posti interi o spezzoni, su posti comuni e di sostegno.
Nell’assegnare un posto a un supplente l’algoritmo procede partendo dalla prima fascia delle Gps per poi scorrere la seconda fascia, quindi tenendo conto della posizione in graduatoria degli aspiranti e del punteggio più alto.
All’avvio l’algoritmo incrocia le disponibilità con le preferenze espresse dagli aspiranti, motivo per cui se un determinato insegnante inserito nelle Gps non ha espresso la preferenza per la sede libera in quel dato momento il sistema passa al docente successivo ed è proprio questo meccanismo a destare critiche e preoccupazioni anche in chi ha un punteggio alto. L’algoritmo, inoltre, non torna indietro e in caso di rinunce riparte dall’ultimo supplente nominato.
Un sistema che sembra una roulette russa che gioca con la vita dei precari che il più delle volte devono lasciare la propria casa e la propria famiglia per un contratto a tempo determinato nella provincia scelta dove dovrebbero esserci maggiori opportunità di lavoro.
Nel momento in cui i supplenti devono indicare le preferenze che porteranno al funzionamento dell’algoritmo e all’attribuzione delle supplenze - quest’anno la domanda è stata prodotta entro il 7 agosto - accade anche che non sappiano le disponibilità quindi la domanda viene compilata senza cognizione e questo per i ritardi che spesso riguardano gli uffici scolastici di competenza.
L’algoritmo, tuttavia, non è l’unico strumento che permette ottenere una supplenza. Ricordiamo che le supplenze al 30 giugno o al 31 agosto non sono attribuite solo da Gps, ma prioritariamente dalle Gae, Graduatorie a esaurimento precluse a nuovi inserimenti.
Supplenze 2024, non solo algoritmo: arriva la novità dell’interpello
Non solo Gae e Gps con l’algoritmo perché anche nel 2024, chi non dovesse ottenere un contratto al 30 giugno o al 31 agosto entro il 31 dicembre può sempre sperare in una convocazione da Graduatorie di istituto.
La convocazione da Gi viene fatta dalla scuola (una delle 20 scelte nella provincia in fase di inserimento o aggiornamento delle graduatorie per il biennio 2024/2026) tenendo conto della posizione dei candidati e delle diverse fasce.
Novità dell’ultimo anno, poi, è l’interpello. In caso di esaurimento delle Graduatorie di istituto, come recita l’Ordinanza ministeriale 88/2024, le scuole pubblicano sul proprio sito istituzionale specifici avvisi finalizzati al reclutamento di docenti forniti dell’abilitazione o di specializzazione per il sostegno e solo in subordine per titolo di studio. Non possono partecipare all’interpello:
- coloro che sono già stati individuati quali destinatari di contratto a tempo determinato o che lo hanno rifiutato;
- coloro che hanno rifiutato una nomina in ruolo anche da mini call veloce.
Resterebbe comunque valida la possibilità di inviare la Messa a disposizione alle scuole che potrebbero valutarla solo in ultima istanza, in subordine all’interpello.
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