Scoperto nuovo virus che fa il salto di specie: i rischi per l’uomo

Martino Grassi

11 Maggio 2020 - 11:37

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A Hong Kong il virus dell’epatite dei topi è riuscito a fare il salto di specie ed è in grado di infettare anche gli uomini. Gli esperti rassicurano che non ci sono rischi.

Scoperto nuovo virus che fa il salto di specie: i rischi per l’uomo

Mentre tutto il mondo sta lottando contro la pandemia di COVID-19, una nuova scoperta su un virus che fa il salto di specie inizia a spaventare la Cina.

Il virus dell’epatite dei topi, conosciuto come epatite E, è riuscito a fare il salto di specie ed è quindi in grado di contagiare anche gli uomini.

Il primo caso registrato risale al 2018: si trattava di un uomo di 56 anni. Dopo due anni nella città di Hong Kong sono emersi 10 nuovi casi e i medici non escludono che possano essercene centinaia non ancora diagnosticati.

L’ultimo contagio confermato è di una settimana fa, si tratta di un uomo che ha presentato delle funzioni epatiche alterate e dopo il test è risultato positivo. Gli esperti tranquillizzano sull’assenza di particolari rischi per l’uomo.

Virus dei topi fa il salto di specie: come contagia l’uomo

Dall’osservazione dei pazienti infetti è stato notato che i sintomi di questa nuova patologia sono molto simili a quelli della classica epatite e consistono nell’ingrossamento del fegato e itterizia, ma in forma molto lieve e quasi trascurabile da un punto di vista medico.

Le cause dell’epatite E ancora non sono state chiarite del tutto, l’OMS ha riferito che in genere si trasmette attraverso l’acqua contaminata, ma la precisa via di contagio ancora non è stata identificata.

Siddharth Sridhar, il medico che ha scoperto il virus ha riferito che:

“Quello che sappiamo è che i topi di Hong Kong sono portatori del virus, e abbiamo testato gli umani e trovato il patogeno. Ma non sappiamo come arrivi a infettare gli esseri umani, attraverso cibo contaminato o un altro animale che fa da anello di congiunzione, non lo sappiamo, è questo l’anello mancante”.

Si rischia un’epidemia?

Di questo virus si conosce ancora molto poco e gli esperti non hanno idea di quanto sia il periodo di incubazione ma la sintomatologia è molto lieve e non sembrano esserci dei particolari rischi per l’uomo tanto che non si rivela nemmeno necessario il ricovero. Sridhar ha aggiunto che:

“Improvvisamente, ci siamo trovati di fronte un virus che passa dai topi all’uomo. La mia sensazione è che ciò avvenga da molto tempo, 2017, 2018 non è sicuramente la prima volta che questo accade nel mondo”.

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