Entro il 16 dicembre 2025 si paga la seconda rata IMU, ma per chi affitta sono previsti sconti. Ecco quando si possono avere e istruzioni per verificare se il proprio Comune applica degli sconti.
Alla vigilia della scadenza del saldo IMU, il 16 dicembre 2025, iniziano a delinearsi gli sconti IMU applicati a chi affitta. Ci sono diverse normative da considerare, infatti, a livello nazionale è previsto lo sconto IMU per chi affitta con contratto a canone concordato e sconti IMU per chi concede l’immobile in comodato d’uso. Vi sono poi agevolazioni locali riconosciute dai comuni.
Ecco quali sono sconti IMU 2025 dei quali si può fruire?
Sconti IMU ed emergenza abitativa
Gli sconti IMU per gli immobili affittati mirano a rendere disponibili, in situazioni di emergenza abitativa, gli immobili. Sono numerosi, infatti, i proprietari che preferiscono non dare in locazione gli immobili e lo sconto IMU può essere un incentivo.
Questo si unisce ad altri incentivi volti a favorire contratti di affitto a lungo termine, rispetto a quelli a breve termine.
L’ Imposta municipale propria o unica, è dovuta dai proprietari di seconde case e solo in limitati casi anche sulla prima casa. Sono sottoposti a tassazione anche i terreni, le aree fabbricabili e gli immobili in costruzione (dal termine dei lavori).
L’IMU è un’imposta non sempre apprezzata, le entrate sono di competenza del Comune in cui è ubicato l’immobile, ma non mancano iniziative volte a incentivare l’utilizzo degli immobili sfitti i quali rappresentano una potenziale perdita per l’economia dei paesi, soprattutto per le piccole realtà e per le periferie, che hanno bisogno di maggiori attenzioni.
Sconti IMU: canone concordato, comodato d’uso e pensionati residenti all’estero
Al fine di contrastare l’emergenza abitativa è prevista una riduzione al 75% dell’IMU per gli immobili dati in locazione con il contratto a canone concordato.
Previsto, invece, lo sconto del 50% IMU nel caso in cui l’immobile sul quale dovrebbe essere pagata l’IMU sia concesso in comodato d’uso gratuito a un parente entro il primo grado in linea retta (genitori-figli). Per poter avere lo sconto del 50% è necessario che il contratto di comodato d’uso gratuito sia registrato all’Agenzia delle Entrate.
Occorre, inoltre, essere residente nello stesso Comune in cui si trova l’immobile e possedere al massimo due immobili a uso abitativo, sempre nello stesso Comune.
Lo sconto del 50% è riconosciuto anche ai pensionati residenti all’estero, condizione essenziale è che la residenza sia in un Paese convenzionato con l’Italia. La lista si può trovare nell’articolo Imu residenti all’estero, casi di riduzione e soggetti obbligati.
Sconto Imu 2025 per chi affitta la seconda casa
Quando si avvicina la scadenza IMU è sempre bene controllare le delibere del Comune in cui è ubicato l’immobile per il quale si deve versare l’IMU, infatti, sono molti quelli che decidono di applicare degli sconti.
Ad esempio, nel 2024 il Comune di Sarzana, al fine di incentivare l’apertura di attività commerciali e, quindi, di ridare vita al centro storico rendendolo maggiormente interessante, nella manovra di bilancio aveva previsto uno sconto Imu del 30% per i proprietari di fondi sfitti che concedono in locazione il proprio immobile. L’obiettivo era incentivare l’apertura di attività commerciali con maggiore attenzione per il centro storico.
Questa particolare scelta potrebbe essere seguita anche da altri Comuni che potrebbero optare per l’applicazione di sconti al fine di raggiungere determinati obiettivi, ad esempio anche favorire il ripopolamento di zone abbandonate. Per conoscere le scelte IMU del proprio Comune è necessario verificare le delibere adottate, a breve vediamo come.
Sconto IMU e Tari 2025 per la domiciliazione bancaria
Uno sconto interessante è previsto dal decreto Rilancio. Questo prevede che i Comuni possano deliberare uno sconto IMU del 20% in favore dei contribuenti che optano per la domiciliazione bancaria dell’IMU.
Occorre però prestare attenzione, infatti, questo sconto si può ottenere, in seguito a delibera del Comune, ma solo se il contribuente fornisce l’autorizzazione permanente alla domiciliazione bancaria dell’IMU. Deve, inoltre, essere fornito un codice Iban di un conto corrente attivo.
Non solo, affinché si ottenga lo sconto IMU l’autorizzazione alla domiciliazione deve essere rilasciata prima del 16 giugno, cioè prima della scadenza dell’acconto IMU 2025.
Si ricorda che a partire dal 2025 i comuni devono utilizzare il prospetto messo a disposizione sul portale del federalismo per l’elaborazione delle aliquote IMU. Le stesse devono poi essere trasmesse al MEF per la pubblicazione.
Sembra che la novità sia stata ben accolta dai comuni, infatti, in base ai dati pubblicati il 23 maggio 2025, sono 7019 i Comuni che hanno già provveduto a definire le aliquote 2025 utilizzando il prospetto. Il totale dei Comuni interessati è 7896, ne consegue che mancano pochi comuni all’appello.
I conrribuenti per verificare l’inserimento della delibera possono visitare il sito del MEF e inserire nello spazio specifico il proprio Comune di interesse. In questo semplice modo è possibile verificare sconti e riduzioni.
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