Scissione Pd: Bersani rischia di fare la fine di Fini?

Alessandro Cipolla

21 Febbraio 2017 - 11:56

Scissione Pd: ormai pare inevitabile la separazione all’interno del Partito Democratico, ma con questa scelta Pier Luigi Bersani rischia di fare la fine di Fini quando lasciò Berlusconi?

Scissione Pd: Bersani rischia di fare la fine di Fini?

Scissione Pd ormai sempre più realtà, con la discussione politica che già dibatte su quali potrebbero essere gli scenari politici futuri se Bersani e i suoi dovessero veramente abbandonare il Partito Democratico.

Uno strappo quello che sta avvenendo in seno al Pd che ricorda in qualche modo quello avvenuto nell’estate 2010 nel Pdl, dove Gianfranco Fini voltò le spalle all’allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

Alla fine la scelta di Fini si rivelò essere un autentico suicidio politico. Viene da domandarsi quindi se la scelta di Bersani, Rossi e probabilmente anche Emiliano sia quella giusta, in virtù soprattutto del sistema elettorale.

Leggendo gli ultimi sondaggi politici, gli scissionisti del Pd potrebbero ottenere una buona percentuale di voti. Il problema però è che probabilmente si andrebbero a collocare comunque in una posizione di sostanziale perenne opposizione.

Scissione Pd: Bersani come Fini?

L’ultima volta che ci fu una scissione in seno ad una forza politica di governo fu nel 2010. Premier era allora Silvio Berlusconi, con Gianfranco Fini che ricopriva il ruolo di Presidente della Camera. Tra i due da tempo c’erano parecchie ruggini.

Con la creazione del Pdl, all’interno del nuovo movimento confluirono Forza Italia, Alleanza Nazionale e quello che rimaneva della parte più a destra dei centristi. Per la vittoria alle elezioni politiche del 2008, fondamentale fu l’alleanza con la Lega Nord guidata ai tempi ancora da Umberto Bossi.

L’idea di Fini era quella di un Pdl che si ponesse come un centrodestra moderno, mentre il Presidente Berlusconi invece preferiva sposare le posizioni più dure ed estremiste della Lega Nord.

Dopo mesi di screzi, alla fine nell’estate del 2010 arrivò la rottura definitiva tra Berlusconi e Fini, con l’ex Presidente della Camera che fondò così Futuro e Libertà, nuovo partito di cui venne subito eletto segretario.

Con la caduta del governo Berlusconi e l’arrivo di Monti, Fini appoggiò questo nuovo esecutivo, fino ad allearsi alle elezioni politiche del 2013 in coalizione con Scelta Civica. Il risultato fu disastroso, con Futuro e Libertà che prese lo 0,47% non riuscendo così ad entrare in Parlamento.

Da allora di Gianfranco Fini si è sentito parlare solo in termini giudiziari, per le vicende riguardanti gli affari della famiglia di sua moglie Elisabetta Tulliani. Un declino politico per chi ha deciso di abbandonare il leader e tentare una nuova via politica, sarà così anche per Bersani?

Scissione Pd: che futuro per Bersani?

Pier Luigi Bersani sta facendo una scelta simile a quella fatta da Gianfranco Fini, anche se allora l’ex Presidente della Camera lo fece per strizzare l’occhio ai centristi, mentre i bersaniani lo farebbero per ricompattare tutte le anime delle sinistra.

Attualmente i sondaggi danno la lista unica formata da scissionisti del Pd e da Sinistra Italiana al 6,5%. Bersani e i suoi così avrebbero una discreta rappresentanza parlamentare, ma sarebbero comunque fuori da ogni discorso di governo.

Quando dal Pci nacque il Pds, la scelta di Occhetto fu proprio quella di cercare di creare una forza di sinistra che potesse essere governativa. Ci riuscì poi Romano Prodi con il suo Ulivo, coalizzando l’intera area di centrosinistra e anti berlusconiana.

Se il futuro dello scenario politico del paese vede sempre più tre forze politiche (Pd, M5S e centrodestra) quasi alla pari, la nuova sinistra si andrebbe a collocare in una situazione di sostanziale marginalità.

Dopo aver divorziato da Renzi, sarebbe molto curioso poi tentare di farci un’alleanza per governare il paese. Il nuovo movimento di Bersani sicuramente a differenza di quello che fu di Fini troverà spazio in Parlamento, ma rischierebbe dopo l’onda iniziale di andare lentamente scomparendo.

Dopo che la sinistra è riuscita a governare il paese dopo decenni, la scelta di Bersani sembrerebbe essere quella di tornare ad essere una perenne opposizione. Resta da vedere quindi se, dopo i tanti proclami, questa scissione alla fine avverrà veramente.

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