Sciopero Ryanair 28 settembre: più di 150 voli cancellati (per adesso)

Simone Micocci

27 Settembre 2018 - 16:16

Per Ryanair possibile black friday: a causa dello sciopero sono stati cancellati in via preventiva 150 voli per venerdì 28 settembre, ma questo numero è destinato a salire.

Sciopero Ryanair 28 settembre: più di 150 voli cancellati (per adesso)

Sciopero Ryanair: la compagnia low cost a poche ore dalla protesta che avrà luogo nella giornata di venerdì 28 settembre ha annunciato la cancellazione preventiva di 150 voli.

Per chi domani ha un programma un viaggio con Ryanair, quindi, si profila un vero e proprio “black friday” a causa dello sciopero proclamato dal sindacato unificato europeo (che interessa Paesi come Italia, Belgio, Olanda, Spagna e Portogallo) dei lavoratori della compagnia aerea irlandese, al quale si è aggiunto anche il sindacato tedesco dei piloti Cockpit.

Inizialmente si pensava fossero 190 i voli cancellati, tuttavia alla fine questo numero si è ridotto a 150; questo comporterà comunque dei disagi per coloro che avevano in programma un viaggio per il 28 settembre, e non è da escludere che al termine della giornata il saldo dei voli cancellati possa essere più alto.

Da parte sua comunque Ryanair ha minimizzato sottolineando che oltre il 92% dei voli in programma nella giornata di venerdì (su un totale di 2.400) partirà regolarmente nonostante lo sciopero “non necessario; inoltre dalla compagnia ci tengono a comunicare che tutti i clienti interessati dalla cancellazione del volo sono stati avvertiti con largo anticipo tramite e-mail o SMS e che allo stesso tempo sono stati informati delle alternative possibili.

Sciopero Ryanair: le motivazioni

Nel frattempo è importante sottolineare che Ryanair ha raggiunto un accordo con le tre sigle sindacali italiane (FIT Cisl, Anpac e Anpav) per un contratto collettivo del lavoro che dal 1° ottobre 2018 coprirà tutto il personale di cabina italiano.

Il contratto, valido per il prossimo triennio, farà sì che il personale di cabina venga disciplinato dal diritto italiano, e non da quello irlandese come avviene ancora oggi. Questo comporterà dei vantaggi per i dipendenti italiani, i quali per la prima volta potranno avere accesso ad aumenti retributivi e agli schemi pensionistici del nostro Paese.

C’è da dire che un accordo analogo a quello raggiunto con le sigle sindacali italiani nei mesi scorsi è stato siglato anche in altri Paesi, come ad esempio in Irlanda, Germania e nel Regno Unito, ed è per questo che da Ryanair non si capacitano di come possa essere possibile che i sindacati abbiano deciso di proclamare un ulteriore sciopero dopo quelli di questa estate.

A tal proposito dalla compagnia low cost hanno accusato le “piccole minoranze del personale” per aver orchestrato la mobilitazione, visto che in realtà non ci sarebbe motivo per scioperare. Se ciò si rivelasse corretto, quindi, è molto probabile che lo sciopero di domani sia un buco nell’acqua visto che da parte del personale non ci sarebbe interesse ad aderire alle proteste.

Tuttavia coloro che hanno proclamato lo sciopero la pensano in maniera differente, accusando l’azienda per aver condotto dei “meri negoziati di facciata”, senza però modificare concretamente i termini contrattuali, particolarmente svantaggiosi per i dipendenti viste le retribuzioni e i diritti percepiti che sono inferiori alla media del settore.

Il direttore marketing di Ryanair - Kenny Jacobs - comunque si dice tranquillo, definendo lo sciopero di venerdì come un “fallimento annunciato” visto che la compagnia aerea trasporterà comunque la maggioranza degli oltre 400.000 passeggeri attesi per domani.

Di diverso avviso Yves Lambot - segretario del sindacato del personale di volo in Belgio - secondo il quale la protesta attesa per domani avrà una portata persino maggiore di quella avvenuta lo scorso luglio, quando ad essere cancellati furono 600 voli.

Solamente domani quindi sapremo chi ha ragione, ossia se ad essere cancellati saranno solamente i 150 voli annunciati da Ryanair oppure se ce ne saranno altri, con disagi nei vari aeroporti italiani ed europei.

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