Saldi estivi 2025, un giro d’affari da €3,3 miliardi. Ecco quanto guadagneranno gli esercenti

Giorgia Paccione

4 Luglio 2025 - 12:13

Avvio dei saldi estivi sabato 5 luglio: si prevede una spesa media di 203 euro a famiglia e un giro d’affari complessivo di 3,3 miliardi di euro per il settore retail.

Saldi estivi 2025, un giro d’affari da €3,3 miliardi. Ecco quanto guadagneranno gli esercenti

Sabato 5 luglio prende ufficialmente il via la stagione dei saldi estivi 2025 e, come ogni anno, milioni di consumatori si preparano ad approfittare degli sconti soprattutto su abbigliamento, calzature e accessori. Secondo le stime di Confcommercio, la spesa media prevista per famiglia è pari a 203 euro, con un volume d’affari complessivo che potrebbe raggiungere i 3,3 miliardi di euro.

A fare acquisti saranno circa 16,1 milioni di famiglie italiane, con una media di spesa individuale che si attesta attorno ai 92 euro. A incrementare le vendite potrebbero contribuire anche i flussi turistici, con circa 19 milioni di visitatori attesi dall’estero proprio nel periodo dei saldi.

Saldi 2025: affluenza in calo, ma cresce la spesa media

Nonostante le previsioni e sebbene i saldi estivi rappresentino un momento clou per il commercio al dettaglio, il trend generale evidenzia un lento ma costante calo del numero di acquirenti. Secondo le rilevazioni del Codacons, nell’ultimo decennio la spesa complessiva durante i saldi è scesa di circa 1 miliardo di euro. Se nel 2014 si registrava un giro d’affari di circa 4 miliardi, oggi le stime si aggirano attorno ai 3,3 miliardi, confermando un trend discendente.

Questo dato va però letto in un contesto più ampio, tenendo conto di come cambiano le abitudini di acquisto e le priorità dei consumatori. Cresce infatti sempre di più il ricorso all’e-commerce, dove le promozioni sono ormai costanti tutto l’anno. Parallelamente, prende sempre più piede un approccio all’acquisto più consapevole e sostenibile. Molti scelgono infatti di ridurre il numero di capi acquistati, preferendo articoli di qualità o a basso impatto ambientale, anche a costo di rinunciare alle occasioni dei saldi e spendere di più.

Le regole per i negozianti nel periodo dei saldi

Nonostante la natura promozionale del periodo, gli esercenti devono attenersi a regole precise per tutelare i diritti dei consumatori. Durante i saldi, i negozi sono tenuti per legge a indicare chiaramente il prezzo originario del prodotto, quello scontato e la percentuale di sconto applicata. Qualsiasi informazione fuorviante o pubblicità ingannevole è passibile di sanzione.

Un altro obbligo importante riguarda la modalità di pagamento. Gli esercenti devono accettare pagamenti elettronici, come carte di credito, bancomat o altre soluzioni digitali, anche per gli articoli scontati. Non è dunque ammesso limitare gli acquisti ai soli pagamenti in contanti.

Sul fronte del diritto al recesso, in caso di capi difettosi, il cliente ha due mesi di tempo per richiedere la sostituzione, a patto di presentare lo scontrino. Se il negoziante non è in grado di fornire un prodotto equivalente, è tenuto a restituire l’importo pagato. Inoltre, gli sconti devono essere applicati esclusivamente nel periodo stabilito dal calendario regionale, e ogni violazione può essere oggetto di verifica da parte degli organi preposti.

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