Sai cosa significa se una persona sottolinea il nome quando firma?

Ilena D’Errico

16 Maggio 2025 - 21:47

Ecco cosa vuol dire sottolineare il nome quando si firma a seconda dei casi (e che valore ha questa firma).

Sai cosa significa se una persona sottolinea il nome quando firma?

Tra i documenti di tutto il mondo si possono osservare miliardi e miliardi di firme diverse ed è del tutto normale. Ogni persona firma in modo unico e personale, cambiando diverse volte il modo di firmare durante il corso della vita. Tra i tratti distintivi di alcune persone c’è l’abitudine di sottolineare il nome, il cognome o entrambi conferendo alla firma un aspetto ancora più caratteristico. La sottolineatura non è soltanto un segno grafico che incide sull’aspetto complessivo della firma, ma anche una scelta precisa (consapevole o meno) che racconta agli altri della nostra personalità. Secondo la grafologia, infatti, sottolineare il nome quando si firma ha un significato particolare. Non si tratta soltanto di un’abitudine o di una preferenza estetica, ma di un gesto che riflette il carattere e la personalità di chi scrive. Ovviamente, questo elemento da solo non fornisce una valutazione completa e univoca, ma di certo contribuisce all’analisi. Ecco cosa vuol dire.

Cosa significa se una persona sottolinea il nome quando firma

Si sottolinea per evidenziare e rimarcare un concetto, ma anche per differenziarlo dal resto del testo. Con la firma accade qualcosa di molto simile, come spiegano gli esperti di grafologia. A seconda del tratto usato per sottolineare e dalle altre caratteristiche della firma, però, sottolineare il proprio nome può avere significati diversi e contrapposti fra loro. Un tratto fermo, netto e preciso può riflettere una personalità decisa, un’autostima solida e una spiccata dote di leadership. Sottolineare il nome può quindi rappresentare un modo, inconsapevole naturalmente, per affermarsi, rafforzare l’immagine di sé e mostrare il proprio orgoglio personale.

L’eccesso, tuttavia, può simboleggiare una carenza di autostima e il desiderio di ottenere ammirazione e riconoscimento. Una linea troppo spessa, per esempio, denota insicurezza o magari un momento di ansia e tensione interna. Questo significato si rafforza se altri elementi della firma sono analoghi, in particolar modo quando il nome non viene sottolineato ma proprio attraversato da una linea. Al contrario, una linea molto spessa e marcata premendo in maniera decisa con la penna (ancor di più se la sottolineatura è ripetuta) può essere associata al desiderio di controllo o all’egocentrismo. Se la linea curva verso l’alto, invece, esprime entusiasmo e ambizione.

Il significato della firma sottolineata

Non basta capire come (e quando) una persona sottolinea la firma per un’analisi grafologica, che deve tenere conto di numerosi elementi e richiede lo studio degli esperti. Conoscere il possibile significato della firma sottolineata resta però una curiosità interessante, soprattutto se ci si mette in gioco confrontando varie firme di persone note con la propria. Vale la pena ricordare che la grafologia non ha validità scientifica, cioè questa scienza non viene ammessa in tribunale (da non confondere con le perizie calligrafiche). L’analisi psicologica che parte dalla calligrafia e dalla firma trova però applicazione in molti campi, dalla selezione del personale alle consulenze psicologiche. La grafologia entra indirettamente anche nell’ambito forense, rappresentando un possibile passaggio della valutazione criminologica a fini investigativi e non.

È valida la firma sottolineata?

La firma sottolineata ha valore legale, visto che soltanto il suo autore può contestarne la veridicità. In questo caso la controparte può comunque provare il contrario, attribuendo la paternità della firma con vari mezzi tra cui le citate perizie calligrafiche. In linea generale, comunque, la firma sottolineata ha valore legale, sia quando si tratta di un’abitudine consolidata sia quando questo tratto non compare sempre nelle firme dell’autore.

Nei documenti ufficiali, tuttavia, potrebbe essere richiesta maggiore attenzione e un riscontro più immediato rispetto alla firma abituale (per esempio quella sui documenti di identità) al fine di prevenire le eventuali contestazioni. Può inoltre essere pretesa la leggibilità della firma, che altrimenti non svolgerebbe la propria funzione, come stabilito dalla Corte di Cassazione.

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