Sai che fine ha fatto il bambino della Vita è bella? 27 anni dopo fa sempre l’attore

Alessandro Nuzzo

29 Giugno 2024 - 20:00

Si chiama Giorgio Cantarini, oggi ha 32 anni e fa ancora l’attore negli Stati Uniti dove si è trasferito nel 2019.

Sai che fine ha fatto il bambino della Vita è bella? 27 anni dopo fa sempre l’attore

La Vita è bella è uno dei film italiani più iconici di sempre vincitore di un premio Oscar come miglior film straniero. A dirigere questa pellicola di successo è stato Roberto Benigni. Il film è ambientato in epoca nazista e racconta le vicende di un padre e un figlio deportati in un campo di concentramento. Qui il papà, per non raccontare al piccolo la realtà, farà sembrare tutto un gioco.

Oltre a Benigni, protagonista de La Vita è bella è stato anche Giorgio Cantarini. È lui Giosuè Orefice, il bambino diventato famoso in tutto il mondo con la sua interpretazione. Allora Giorgio aveva 5 anni e ricorda ben poco di quei momenti. Oggi di anni ne ha 32, vive negli Stati Uniti e continua a fare l’attore. La Repubblica lo ha intervistato un po’ di tempo fa ripercorrendo la sua vita professionale, da come è arrivato a recitare nel film con Benigni fino ad oggi.

Il bambino della Vita è bella fa l’attore a New York

Giorgio Cantarini oggi è cresciuto, a 5 anni, dopo il film La Vita è bella, non pensava di diventare attore. La decisione è arrivata ai tempi del liceo quando decise di provarci iscrivendosi al Centro Sperimentale di Cinematografia, una realtà strettissimo a cui solo 15 giovani all’anno venivano ammessi. Ci riuscì e da allora è stato tanto studio per diventare attore.

Nel 2019 si è trasferito a New York dove fa l’attore al cinema e al teatro. Il covid lo ha costretto a tornare in Italia a causa dello stop di cinema e teatri. Nel nostro paese ha partecipato a un bando della Protezione Civile a Montefiascone, provincia di Viterbo, suo paese natale. «Mi presero e mi occupai di tracciamenti, i flussi dei malati positivi che si erano negativizzati e bisognava spostare in altri elenchi. E’ stata una magnifica esperienza», ha raccontato.

Terminata l’emergenza covid, Giorgio è tornato in America recitando in diverse pellicole e in diversi spettacoli teatrali. «Tornato a New York dopo il covid, ho ripreso lo spettacolo Lions don’t hug di Stella Saccà, dove recito da protagonista. Inoltre, sono stato attore e narratore in A.P. Giannini – bank to the future, la storia di Amedeo Peter Giannini che fondò la Bank of America».

Recentemente lo abbiamo visto anche in Italia nel film Comandante con Pierfrancesco Favino, dove interpreta un marinaio dell’equipaggio, il radiotelegrafista Vezio Schiassi, personaggio realmente esistito.

Ma tornando a come tutto ebbe inizio, Giorgio ha raccontato che i suoi genitori lo portarono al provino senza troppe pretese. Avevano saputo che Roberto Benigni cercava un bambino con delle caratteristiche fisiche che si sposavano molto bene con le sue. E alla fine fu preso. «Ero sveglio, intelligente, e ovviamente inconsapevole».

Non ricorda molto di quel provino, qualche scena, piccoli flash ma ammette che conosce a memoria il film e ancora oggi gli capita di emozionarsi quando rivede la scena finale. «Il finale mi emoziona sempre. Piango. E so di far parte di qualcosa di grande, che semplicemente mi accadde», ha detto.

Con Roberto Benigni si sentono ancora, Giorgio ha ammesso che ogni tanto gli chiede dei consigli. «Ci vogliamo bene, e questa cosa non finisce».

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